Il reparto di Radioterapia del “Fazzi” affidato ad Angelo Mita

Il direttore di Medicina Nucleare sostituisce il dottor Santantonio, collocato in pensione.
Andato in pensione il dottor Mario Santantonio, la Radioterapia della Asl leccese, «fiore all’occhiello» dell’intera Puglia, grazie all’acceleratore lineare di ultima generazione, rischiava di “appassire”. Motivo per cui, dovendo garantire la regolarità gestionale e organizzativa della struttura, la direzione della Asl ha dato incarico all’Area del Personale di verificare le condizioni per l’affidamento dell’incarico ad altro direttore della stessa disciplina.

L’indagine, ha individuato i direttori di Radiodiagnostica (Massimo Torsello), di Neuroradiologia (Fernando Lupo) e di Medicina nucleare (Angelo Mita).
Dovendosi privilegiare la contiguità tra la struttura di appartenenza del “candidato sostituto” e quella nella quale lo stesso svolgerà l’incarico di supplenza, il profilo più «compatibile» nella terna è risultato quello del dottor Angelo Mita , il quale, peraltro, è risultato essere in possesso anche della specializzazione in Radioterapia oncologica.
E per non perdere altro tempo, nella stessa delibera, la direzione della Asl ha dato mandato all’Area del Personale di attivare le procedure concorsuali per il conferimento dell’incarico di direttore della Radioterapia del “Fazzi”.
L’incarico non comporta alcun beneficio economico per il dr. Mita, il quale troverà eventuale beneficio con la «retribuzione di risultato».
Il sostituto designato ha accettato l’incarico e nei prossimi giorni incontrerà il personale medico, i tecnici e gli infermieri del reparto per impostare, assieme a loro, le condizioni organizzative che garantiscano la continuità operativa.
Alla fine di dicembre prossimo 2 dei 10 tecnici attualmente in organico dovrebbero lasciare il reparto di Radioterapia, dove – è utile ricordarlo – sono operanti 3 acceleratori lineari.
Negli ultimi 3 mesi per carenza di personale e per garantire la formazione sul nuovo acceleratore, è stato abolito un turno pomeridiano. E se i due tecnici che andranno via alla fine dell’anno non saranno sostituiti, c’è il rischio concreto che venga chiuso uno degli acceleratori.
Da circa 4 mesi il reparto effettua trattamenti sull’acceleratore lineare Versa, di nuovissima generazione. Una macchina costata 2,7 milioni di euro che – come ammettono gli stessi tecnici – è un peccato non poter sfruttare anche nei turni pomeridiani.
Intanto, una parte dei trattamenti che venivano effettuati al Fazzi, oggi vengono assegnati alla clinica “Città di Lecce”.