**I versi di Riccardo* La fogna

La fogna
Scorriamo,
Con grazia malsana
Nei flussi di melma.

Di tanta bellezza scaduta
Neanche un ricordo.

Curviamo tra tubi di ruggine appesi
E ci accareziamo soltanto
Tra i vasi e la linfa delle piante di muschio
Destinate a non intrecciarsi.
Siamo gocce verdastre
Che cadono avanti nel tempo
Sfasate.

Non ti vedrò mai, costretto dal ferro
A piegarmi alla sua volontà di virare
Ma il mio corso ancora lo porti
Nelle forme smielate
Che ti sono rimaste sul seno.
Non si sono mai sciolte
Neanche nella mia memoria
Viziata e impotente.

Dissolvi le vesti
E indossa, ti prego,
quella manciata di foglie
Che basta a coprirti.
Che nelle fogne dell’anima,
la bellezza sparisce, fugace
E lo scarico è sordo e crudele.

Spogliati, per favore, Spogliati ancora,
dei limiti inchiodati allo stucco,
Premi sulle pareti e sul mio sterno ancora grato.
Corrodimi fino alla ragione.
Scendi sul mio cuore, caduto e sprecato li in terra,
che in fondo
rimaniamo soltanto
quel gorgo di vite.
Buttate
Mai insieme.