VIA MARZANO, UN TAVOLO TECNICO PER PERFEZIONARE IL TRASFERIMENTO

Provincia, Comune e dirigenza scolastica di via XX Settembre a confronto oggi a Lecce

Sarà un tavolo tecnico con dirigenti e funzionari della Provincia di Lecce, tecnici del Comune di Nardò e dirigenza scolastica della scuola secondaria superiore di via XX Settembre, a mettere a punto entro qualche giorno il prossimo trasferimento di cinque classi di scuola dell’infanzia di via Marzano, il vecchio “prefabbricato” che a breve sarà completamente demolito e ricostruito.

Anche per superare le perplessità del dirigente scolastico Emilia Fracella, infatti, la Provincia, proprietaria dell’immobile ospitante, ha deciso di venire incontro all’istituto prevedendo una serie di misure che permettano di attenuare i disagi di chi già frequenta la struttura e una sistemazione logistica delle classi in arrivo tale da evitare la commistione con le classi del liceo. Con l’occasione, la stessa Provincia verificherà altre urgenze dell’istituto relative all’agibilità della palestra e ad alcuni problemi di staticità.
L’argomento è stato affrontato questa mattina presso la sede della presidenza della Provincia di Lecce tra il presidente Antonio Gabellone, il sindaco Pippi Mellone, gli assessori Maria Grazia Sodero e Graziano De Tuglie, la consigliera comunale e provinciale Paola Mita, oltre al dirigente scolastico Emilia Fracella e ai dirigenti e tecnici dell’ente di Palazzo dei Celestini. Come già annunciato e come ribadito anche stamattina dal presidente Gabellone, la soluzione “ponte” individuata per il cantiere del plesso di via Marzano (cinque classi di scuola dell’infanzia a via XX Settembre e dieci di scuola primaria presso l’istituto di via Bologna) è l’unica possibile da un punto di vista tecnico e logistico. Provincia e Comune, sin dallo scorso ottobre, hanno effettuato un monitoraggio attento di tutte le strutture esistenti sul territorio comunale, al fine di assicurare una idonea sistemazione e l’opportuna continuità didattica nel periodo di demolizione e ricostruzione dell’immobile di via Marzano. I due enti hanno anche voluto scongiurare la prospettiva di un trasferimento in un altro comune delle classi dell’istituto superiore “Moccia” che sono ospitate a via Bologna, struttura della quale la Provincia è soggetto comodatario. È stata la stessa Provincia a chiedere all’amministrazione comunale di poter restare a via Bologna mettendo a disposizione gli spazi in via XX Settembre, che risultano particolarmente idonei anche per la prossimità a via Marzano e quindi per la prospettiva di azzerare i disagi delle famiglie rispetto a un trasferimento in altra sede. A via Bologna il Comune di Nardò effettuerà un deciso intervento di riqualificazione del primo piano dell’istituto, mentre in via XX Settembre, come detto, sarà la Provincia ad intervenire con tutte le azioni tecniche e logistiche necessarie.
Il presidente Antonio Gabellone ha voluto ricordare che è una soluzione temporanea e che comunque questo è un contesto difficilissimo per operare, considerato l’azzeramento di risorse degli enti provinciali che costringe tutti a ricette che non sono le migliori possibili, come accadeva sino a qualche anno fa. Ha sottolineato con forza, inoltre, che nel Salento ci sono tantissime altre situazioni di “smembramento” degli istituti, indicando una serie di esempi (a Lecce, Campi Salentina, Galatone, ecc.), frutto di una situazione dell’edilizia scolastica provinciale molto complicata.
“Il senso di comunità – ha detto il sindaco Pippi Mellone – prevarrà anche stavolta, facendo emergere la consapevolezza che la nuova scuola di via Marzano dovrà farsi e che i sacrifici da parte di tutti sono assolutamente sopportabili, vista l’importanza del traguardo finale, cioè una struttura completamente nuova, che costerà 2 milioni e mezzo di euro. È normalissimo che se ne discuta, che ognuno faccia presente le sue esigenze, che si lavori per trovare soluzioni e rimedi, considerato che tutti vogliamo il bene di chi frequenta queste strutture e della città. Non è normale che i soliti noti usino la questione a fini politici, strumentalizzino i bambini, facciano pellegrinaggi tra le classi a raccogliere firme tra gli stessi studenti, avanzino proposte a dir poco stravaganti come quella dell’ex Tribunale creando false aspettative tra le famiglie, dicano tutto e il contrario di tutto solo per ostacolare la nostra responsabile azione amministrativa, una cosa orribile che qualifica gli artefici. Non riusciranno a tenere bloccata la città, non riusciranno nemmeno stavolta”.