«A Galatina si respira aria malata e si muore di tumore al polmone e alla vescica». La denuncia di Gigi Mangia

Non usa giri di parole Luigi Mangia, da anni in prima linea nella lotta per la tutela della salute e dell’ambiente. Gigi Mangia punta il dito sulla produzione di cemento nella zona di Galatina e sul governatore della Puglia, Michele Emiliano, «reo» secondo l’ambientalista galatinese, di aver riservato la sua attenzione solo sull’Ilva di Taranto e non anche sull’inquinamento e i tumori che ci sono nel comprensorio galatinese.

«Galatina e i paesi limitrofi hanno una vulnerabilità sociosanitaria molto preoccupante – denuncia Mangia – aggravata dal declassamento dell’Ospedale Santa Caterina Novella voluto dal presidente Michele Emiliano. A Galatina si respira aria malata e si muore di tumore al polmone e alla vescica».
E aggiunge, «Per la lavorazione del cemento oggi sono utilizzati diversi scarti industriali e diversi materiali di risulta: rifiuti che avvelenano l’aria. Complice il silenzio di una classe politica muta, senza parola, incapace di difendere la terra e senza la forza di lottare per difendere i diritti sociali come il lavoro e la salute. Ci costringono a subire malattie e povertà».
Mangia denuncia il ricorso alla cassa integrazione per gli operai e i trasportatori dello stabilimento e torna a prendersela con la «distrazione» del governatore Emiliano.
Ora il presidente Emiliano – dice – è impegnato nelle primarie. La sua testa è lontana dalla Puglia e dal Salento. La Sanità però è il problema più complesso, politicamente più difficile: due volte infatti la Commissione Sanità della regione ha bocciato il Piano di riordino proposto dalla sua Giunta. Emiliano – conclude Mangia – non può più continuare a tenere la delega della salute, considerati i gravi e impegnativi problemi della sanità. Deve quindi nominare da subito un assessore alla Sanità a tempo pieno. La Puglia e il Salento ne hanno urgentissimo bisogno».