I medici di famiglia a «lezione» per curare la Cardiopatia ischemica cronica. In «cattedra» il primario di Cardiologia di Copertino, dr. Antonio Amico

La Cardiopatia Ischemica Cronica è una delle patologie cardiache più diffuse. Perciò il dr. Antonio Amico, cardiologo e farmacologo, primario della Cardiologia del “San Giuseppe” di Copertino, nonché Consigliere del Direttivo Nazionale A.N.M.C.O. (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, ha organizzato un corso della durata di 1 mese, rivolto a 20 medici di medicina generale.

La metodologia applicata dal dr. Amico consiste «nel creare un “focus group” finalizzato a formare il medico di famiglia solo su alcuni aspetti della patologia, quelli che può gestire direttamente in prima persona, per evitare di essere dispersivi.
Oltre alla formazione dei medici, il corso si propone soprattutto di evitare lo spreco di risorse: dalle consulenze specialistiche ai ricoveri inappropriati. In ossequio alle strategie della direzione della Asl che intende «trasferire» le cure dagli ospedali al territorio, con una riduzione delle liste di attesa.
La prima tappa, “full immersion”, parte oggi 1° aprile 2017 dall’Hotel Hermitage di Galatina (ore 8.30 – 13) e proseguirà con 32 ore di attività pratica presso l’ambulatorio di Copertino (dal 2 aprile al 19 maggio 2017), quindi l’appuntamento conclusivo (il 20 maggio 2017) per valutare i pazienti sottoposti a screening assieme al cardiologo.
Nell’arco di 1 mese il medico di famiglia non sarà solo. Verrà utilizzata una piattaforma informatica che lo metterà in collegamento con il cardiologo, per eventuali quesiti e chiarimenti sui casi clinici.
Nella fase finale è previsto un incontro tra i singoli medici, lo specialista e i pazienti per chiarire, insieme, dubbi, difficoltà e quesiti posti dal paziente.
«Nel Regno Unito – spiega il dr. Amico – la sperimentazione di tale approccio, nell’ambito della fibrillazione atriale e dello scompenso, ha prodotto una riduzione del 61% delle richieste di consulenza cardiologica».
Un vantaggio per la Sanità pubblica non solo in termini di minor spesa, ma anche per la salute dei pazienti sottoposti ad un controllo “ravvicinato” da parte del proprio medico di famiglia.
«Il corso – conclude il dr. Amico – si inquadra nello sforzo della Direzione Generale della ASL Lecce di incrementare l’attenzione nei confronti dell’assistenza territoriale coerentemente con gli attuali indirizzi di politica sanitaria regionale».