MASCHERINE E PARRUCCHIERI: DUE “FURBATE” IN 24 ORE

La segreteria del Partito Democratico di Nardò: “Il sindaco Mellone si intesta meriti inesistenti per iniziative che nulla hanno a che vedere con lui”

In un momento di estrema difficoltà dovuta al coronavirus, il Partito Democratico di Nardò ha scelto la strada della coerenza, rimanendo lontano dalle inutili provocazioni poste in essere da gran parte della maggioranza di governo cittadino. Una maggioranza che, spiace dirlo, approfitta della crisi e dell’emergenza impiegando tempo ed energie per pubblicizzarsi sui vari profili social, sino addirittura ad arrogarsi meriti di iniziative altrui. Tutto per inaugurare nel peggiore dei modi, in un drammatico momento storico, la propria campagna elettorale!
Ricordiamo ai neretini a cosa ci stiamo riferendo: sulla pagina Facebook “Pippi Mellone Sindaco” il primo cittadino con un post del 7 maggio scorso lascia intendere ai neretini che il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano abbia accolto “l’invito” del sindaco di Nardò ad autorizzare la riapertura delle attività di parrucchieri ed estetiste.
Tale atteggiamento spregiudicato, messo in atto per “darsi una pettinata” davanti a una delle categorie professionali maggiormente colpite dall’emergenza Covid, è solo l’ennesimo di una lunga serie. Anche il 6 maggio, durante la distribuzione delle mascherine protettive inviate dalla Regione a Nardò e negli altri comuni pugliesi per destinarle “ai cittadini che vivono in condizioni di maggiore difficoltà economica”, Mellone ha provato via Facebook a intestarsi meriti inesistenti.
Arriva però, per tutti, il momento della verità!
Le scelte del Presidente della Regione sono ovviamente dettate dalla complessiva valutazione dell’andamento dei contagi nel territorio, e non certamente da inviti e sollecitazioni di Mellone! Non possiamo ignorare gli ingannevoli tentativi del Sindaco di Nardò di far passare per “proprie”, azioni che nulla hanno a che vedere con lui. Quindi, in appena due giorni, prima la “furbata” delle mascherine, poi quella dei parrucchieri. Mellone e i suoi seguaci sottovalutano l’intelligenza dei loro concittadini, illudendosi che i neretini non conoscano l’origine di iniziative del tutto estranee ai suoi annunci e proclami.

La Segreteria del Partito Democratico di Nardò