Sanità pubblica – Nuove povertà – Cittadini disabili

Il formidabile quinquennio che si avvia alla conclusione è stato costellato da risultati importanti ed iniziative incalzanti. Mai Nardò aveva visto un flusso di finanziamenti per opere pubbliche così ingente. È doveroso riconoscere al Sindaco un impegno continuo ed efficace nell’amministrazione della cosa pubblica. Tutte le opere parlano da sole e sono diventate il baluardo della nuova candidatura del Sindaco Pippi Mellone.

Aldilà di ciò che è già stato fatto ed è in atto, cosa si può ancora fare?

Questa è la domanda che mi sono posta fin dall’inizio della mia candidatura nella lista “Andare Oltre” e, da subito, ho voluto lanciare messaggi chiari di quella che è la mia idea per Nardò ed a quali obiettivi sarà rivolto il mio impegno, per migliorare ancora il nostro paese.

Proprio a seguito del periodo che da un anno a questa parte stiamo vivendo, c’è oggi bisogno di porre particolare attenzione su tre punti focali: la Sanità pubblica, le nuove povertà ed i concittadini disabili.

Abbiamo necessità di un miglioramento dei servizi sanitari della Città. È doveroso tenere vivo il discorso “Sanità” a livello locale e regionale e prepararsi alle grandi novità che la pandemia porterà nel Servizio Sanitario Nazionale. Dobbiamo essere pronti a chiedere quel che spetta di diritto a Nardò, anche sulla scia amara degli imbrogli e delle ingiustizie che la città ha subìto con la chiusura del glorioso Ospedale “San Giuseppe – Sambiasi”. È necessario perseguire con vigore e con massima attenzione la Salute dei cittadini, in particolare di quelli con maggiore bisogno, ovvero i cittadini oggi economicamente più in difficoltà e quelli con disabilità, oltre che i nostri anziani.

Ci sono persone nella nostra Nardò che non riescono a raggiungere altri ospedali o ambulatori pubblici, al fine di eseguire accertamenti diagnostici, cure prescritte o semplici visite di prevenzione sanitaria, perché non in possesso di un mezzo proprio ed impossibilitati ad usufruire di un servizio offerto da terzi per problemi economici e/o pratici di spostamento (pensiamo ad un soggetto costretto su una sedia a rotelle speciale, più ingombrante rispetto ad un ausilio classico).

Le fasce più deboli sono le prime a patire l’assenza del servizio pubblico, proprio perché più in difficoltà a sopperire ad una carenza. Nella mia idea per Nardò c’è la Sanità e la Salute, quest’ultima vista nella sua accezione più ampia: “uno stato di benessere psico-fisico a 360 gradi”, che, quando presente, migliora nettamente la qualità di vita di ogni cittadino.

Tanto è stato fatto dall’amministrazione uscente, ma tanto si può ancora fare, per esempio, anche in tema di barriere architettoniche.

Le persone con disabilità temporanea o permanente, oltre a quanto detto sopra, hanno anche il grossissimo problema della vivibilità degli spazi pubblici cittadini. Le barriere architettoniche continuano ad esistere fuori dal centro-città. Sarebbe davvero un grande pregio per Nardò, anche in termini di ritorno economico, avere un abbattimento totale delle barriere architettoniche su tutto il suo territorio.

Ciò mi porta a credere fortemente che sarebbe necessario istituire, a livello cittadino, un Garante per le disabilità oltre ad una Commissione comunale che interagisca con queste persone ed i loro familiari, che li affianchi nei loro problemi quotidiani e li risolva o quantomeno semplifichi.

I Servizi sui quali puntare sono ancora tanti e sono Servizi che arricchiranno ogni singolo cittadino.

A questo sarà rivolto il mio impegno!

Stefania Antico
Candidata nella Lista “Andare Oltre”