ELEZIONI VICINE… OCCHI APERTI!

Non manca molto ormai per le elezioni amministrative a Nardò. Tanto è il “materiale” da scartabellare per poter arrivare con le idee chiare. Da cittadini consapevoli, responsabili e attivi è necessario conoscere, vagliare, interrogarsi, avere uno sguardo ravvicinato con tutti coloro che si propongono e propongono programmi che andranno ad incidere sull’assetto politico, amministrativo e sociale della comunità civile neretina. E perché no sul contesto umano? Sarebbe interessante (doveroso!) scendere a fondo negli ideali che animano le varie proposte politiche, informarsi sui valori che ne sostengono i progetti, familiarizzare con i volti delle varie liste, capirne gli obiettivi e le strategie presentate per trasformarli in traguardi. Come cittadini di Nardò ci stiamo accontentando di conoscere i nostri candidati dagli slogan dei manifesti pubblicitari oppure stiamo cercando un impatto ravvicinato? Cosa significa per noi il voto? Chi sono veramente questi concittadini verso cui esprimeremo la nostra preferenza? Certamente non basta leggere i botta e risposta sui social, né i motti di presentazione sui pannelli stradali posti nei punti più visibili dei crocevia. La coscienza civica di ognuno deve interrogarsi e interpellarsi, soprattutto per un’eredità sociale e politica limpida ed efficace da passare alle nuove generazioni. Dare il voto significa delegare altri ad amministrare la città, dare la nostra voce a chi sarà voce nelle sedute comunali, dare le nostre mani a chi avrà le mani in pasta, dare i nostri pennelli a chi stenderà i colori.
Occorre incontrare e porre delle domande, fermarsi e dialogare con gli esponenti dell’attuale amministrazione e dare voce ai nuovi che si affacciano sulla scena. Chi sono? Ne conosciamo tutti i nomi e quali sono le reali motivazioni che spingono i candidati a mettersi a servizio della comunità neretina? Abbiamo già scelto? Oppure non sappiamo ancora in che direzione andare?
Ci vorrebbe una passarella, lì nella piazza, per farli sfilare tutti, per ascoltarli parlare, presentarsi, aprirsi, raccontarsi alla grande platea neretina: alle famiglie in difficoltà, ai giovani che sognano di proseguire gli studi, ai disoccupati, ai malati, ai bisognosi di intervento e cure, ai portatori di disabilità, agli svantaggiati, alle donne sole, agli anziani, ai genitori che lavorano a stento e non dormono la notte, agli ambientalisti, ai ragazzi che studiano e lavorano per aiutare i genitori, ai commercianti in preda al panico davanti alla crisi, alle associazioni di volontariato, alla scuola. Aspetteranno tutti gli ultimi giorni per scaldare l’atmosfera? Magari con il solito, tradizionale, comizio di sempre, minestrone di cose fatte, non fatte, dette e ridette, offese, ripicche, battute sarcastiche, vecchi ricordi e rivalse. Che barba!
Ve la immaginate invece una propaganda elettorale innovativa, leale e rispettosa dei cittadini chiamati a votare…? Le proposte che entrano a casa della gente e rompono il silenzio dei quartieri, lì, in mezzo alle aiuole di ogni giorno, dove è davvero dura andare avanti e continuare a sorridere? Sarebbe davvero interessante una “partita” senza polemiche verso gli avversari, giocata nel rispetto delle regole e soprattutto autentica, democratica ed entusiasmante nelle proposte. Noi cittadini, seduti dagli spalti, cominciamo ad osservare bene tutti i partecipanti: l’attuale sindaco Pippi Mellone e coloro che insieme a lui già amministrano Nardò, ma anche i nuovi candidati che anelano ad entrare in campo. Poi scegliamo con senso di responsabilità civica chi ci ha convinto di più. Osserviamo con sguardo critico, obiettivo, ambizioso, senza pregiudizi, vagliamo bene anche i principi che sono alla base di ogni lista, fatti, parole e sentimenti di ogni candidatura a sindaco, di ogni storia. Non seguiamo per inerzia la corrente, diamoci una dignità decisionale, ribaltiamo i punti di vista e mettiamoci in discussione. E’ tempo di cittadinanza attiva, consapevole e costruttiva. Perciò… asta la vista Nardò!

Giovanni Malacari