Piccoli alberi crescono: la Scuola dell’Infanzia del Polo 2 “Renata Fonte” di Nardò e la Festa degli Alberi

E’ un rituale gradito, atteso, vissuto, preparato, denso di significato ormai, trepidante di entusiasmo, dalle radici alle foglie. E’ la Festa degli Alberi, eterni amici dell’uomo, pilastri del cielo, infaticabili polmoni della Terra, a rientrare a pieno diritto come esperienza-evento sotto la grande chioma dell’educazione ambientale. Infatti è un’immancabile, buona e sana abitudine, quella di piantare un albero nei giardini delle scuole, ogni anno nel giorno di tale ricorrenza. Ciò che invece non è mai uguale, ma sempre unico e irripetibile, è l’entusiasmo dei bambini e delle bambine. E’ proprio la meraviglia e lo stupore che brilla nei loro occhi che rituale non è mai. Essi invadono e trasformano in bellezza tutto ciò che accade intorno, dalla semplice piantumazione di un alberello, lì, in un’aiuola del plesso scolastico, ai volti fieri di mamma e papà, fino al saluto della dirigente scolastica, e poi all’accoglienza delle maestre della scuola Primaria, al saluto dell’assessore. E’ così che, ancora una volta, i piccoli alunni della Scuola dell’Infanzia del Polo 2 “Renata Fonte” di Nardò hanno organizzato la festa e celebrato gli alberi. L’evento ha coinvolto i bambini di 5 anni dei plessi Duca D’Aosta1-2 (via Pilanuova) e M. Montessori (via Torino) che in questi giorni hanno colorato con la loro presenza il cortile esterno della scuola, cantando e danzando per gli alberi. Accompagnati dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia, hanno poi assistito alla piantumazione di un giovane albero, inneggiando alla natura con sorrisi, coreografie e simpatici braccialetti verdi. Una zappa, una buca tra le zolle, delle nuove radici a cui dare un posto, un ciuffo di foglie sulla sommità di un esile tronco sono stati i simboli concreti di un impegno verso la Terra, casa comune da custodire con gesti reali di rispetto e sostenibilità. Chi più degli alberi può essere esempio di cives per i piccolissimi frequentatori della Scuola dell’Infanzia? Da tali esseri viventi, i cittadini del futuro, imparano che il mondo deve somigliare sempre più a un immenso giardino, rigoglioso di valori, folto di alternative che siano costruttive per l’intera comunità sociale. Un giardino dove c’è spazio per tutti e dove tutti devono fare la propria parte: radici, foglie e frutti compresi. I “giganti” dell’Infanzia ne sono la prova… che festa ragazzi!
Rosi Fracella