CHIUDE A GALATONE LA V EDIZIONE DI “CRITA – FESTIVAL DELLE ARTI” LA RASSEGNA DELLA COOPERATIVA VENTINOVENOVE, DOMANI, DOMENICA 28 AGOSTO, AL PALAZZO BARONALE IN SCENA CON “MANI D’ARGILLA”

Si conclude a Galatone con lo spettacolo “Mani d’argilla”, il denso cartellone della quinta edizione di “Crita – festival delle arti”. La rassegna itinerante di teatro, musica e danza ideata e realizzata dalla cooperativa Ventinovenove, giunge alla sua tappa domani, domenica 28 agosto nel retro del Palazzo Baronale di Galatone (ore 21 – ingresso gratuito).

Scritto da Mauro Scarpa, “Mani D’Argilla” è il secondo capitolo della “Trilogia della Ceramica”, voluta dall’azienda fratelli Colì e realizzata in collaborazione con la cooperativa Ventinovenove che vede in scena in suoi attori e ideatori della rassegna, Mary Negro e Gabriele Polimeno e le musiche degli Yaraka.

Lo spettacolo parla della terra, perché parte tutto da lì. Anzi da un sogno da realizzare, giorno dopo giorno con il potere delle mani collegate con le idee, col cuore, con tutto ciò che si è.
Mani d’argilla è la storia di un apprendista che ha molto da imparare, come tutti noi. Il suo è un percorso che comprende le tecniche, il rispetto dei tempi e dei materiali e quel sano coraggio di metterci dentro le proprie idee. Solo alla fine, il talento si trasforma in opera d’arte. Prima è solo una promessa, e le promesse sono feroci se non vengono mantenute. Lo spettacolo è allegro, comico e poi romantico, perché a parlare di mani si smuovono i ricordi: della nonna che faceva la pasta, del pittore che sapeva mettere in un quadro tutto il sale di una lacrima, di un operaio che stringe col pugno la tovaglia perché certi lavori stancano e non saziano mai. Mani d’argilla è un inno al lavoro fatto bene, con tutte le parti del corpo pronte a trasformare il crudo del mondo in un oggetto vivo: per chi lo fa, per chi lo sceglie.

“Crita – Festival delle arti” nasce nel 2018 da una scommessa e una visione: portare produzioni artistiche di un certo rilievo nelle aree più periferiche, favorendo l’accesso di quelle comunità a un’offerta culturale e teatrale di qualità. Il nome “Crita” deriva da un termine del dialetto locale dalla doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio e dell’arte figula dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative. Negli anni la rassegna ha trasformato luoghi insoliti per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici, ospitando letterati, filosofi, musica da camera ed educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si aggiunsero, tra gli altri, Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta e Angela De Gaetano.

Crita – Festival delle arti è una rassegna di teatro, musica e danza itinerante ideata e diretta da Gabriele Polimeno e Mary Negro, con la produzione della cooperativa Ventinovenove e il patrocinio della Legacoop Puglia. Partner della manifestazione sono: Comune di Collepasso, Comune di Cursi, Comune di Cutrofiano, Comune di Galatone, Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, Jata Aps e Petra Odv.

Prenotazione consigliata: 353/4294041; 339/5745559; 329/3345515; daimon@29nove.com

Info: www.29nove.com

Ufficio stampa Espera