Un’insalata al giorno mantiene il cervello giovane. Soprattutto vegetali a foglia larga, crudi o cotti

E’ questo il risultato di uno studio osservazionale pubblicato da Neurology e ripreso in questi giorni da Quotidiano Sanità :
«Il consumo giornaliero di 1 porzione di verdure a foglia verde e alimenti ricchi di fillochinone, luteina, nitrato, acido folico, α-tocoferolo e kaempferolo, può aiutare a rallentare il declino cognitivo dovuto all’invecchiamento, anche di 11 anni».

La «Beautiful Mind», la mente splendida, è stata realizzata in un gruppo di persone «arruolate» in uno studio condotto su 960 persone di età compresa fra i 58 e i 99 anni.
I soggetti hanno aderito al progetto “Memoria e invecchiamento” e hanno completato un questionario riguardante la frequenza e l’assunzione degli alimenti in circa 5 anni, nel corso dei quali hanno avuto più di 2 valutazioni cognitive.
Il modello è stato adattato tenendo conto dell’età, del sesso, dell’istruzione, della partecipazione ad attività cognitive e ad attività fisiche, del fumo, del consumo di pesce e di alcol.
Dallo studio è risultato che il tasso di declino, per quei soggetti che hanno consumato più vegetali a foglia verde, è stato più lento rispetto agli altri. L’equivalente di un cervello di 11 anni più giovane.
«L’obiettivo – hanno spiegato i neurologi-nutrizionisti dell’American Academy of Neurology – era quello di accrescere la comprensione dei meccanismi biologici sottostanti all’associazione degli alimenti. Abbiamo studiato le relazioni individuali con il declino cognitivo dei nutrienti primari e dei bioattivi nei vegetali a foglia verde, tra cui vitamina K (fillochinone), luteina, β-carotene, nitrato, folato, kaempferolo, e α-tocoferolo».