I Consiglieri Comunali di opposizione sul caso scuola via Crispi

Non si può non rimanere amareggiati e sconcertati, ancora una volta, nel leggere i soliti interventi di natura prettamente propagandistica, in auge nel ventennio fascista, in ordine al crollo di una parte del solaio dell’edificio scolastico di Via Crispi e alla scampata tragedia. Se l’increscioso fatto si fosse verificato durante lo svolgimento dell’attività didattica, e qualche alunno fosse stato colpito dalle pignatte e dai calcinacci, il primo cittadino avrebbe, probabilmente, scaricato le responsabilità sul dirigente scolastico (per legge non ha potere decisionale e di spesa sugli immobili adibiti a sedi scolastiche) oppure sul docente designato quale responsabile dei lavoratori per la sicurezza, che ha l’onere di individuare e segnalare ciò che “ictu oculi” può rappresentare un fattore di rischio per l’incolumità dei minori, ovvero infine sulla ditta Bianco Igiene Ambientale che ha l’onere esclusivamente della piccola manutenzione ordinaria.

Il primo cittadino, quale avvocato, sa certamente che la vigente normativa (in particolare la legge 23/1996 ed il D.Lgs. 81/2008 e successive integrazioni e modificazioni) pone a carico del comune, e pertanto del sindaco, ogni incombenza ed ogni responsabilità in ordine agli aspetti di natura strutturale concernenti gli edifici scolastici di proprietà comunale. La verifica dell’idoneità statica delle scuole non è certamente di pertinenza, anche per ovvie ragioni logiche, della ditta Bianco Igiene Ambientale, ne’ del dirigente scolastico, ne’ tanto meno del docente designato quale rappresentante dei lavori per la sicurezza. Si conviene sul fatto che il sindaco certamente non effettua i sopralluoghi tecnici personalmente (non avrebbe nè titolo né le competenze) ma affida tale incombenza all’ufficio tecnico del comune ed in ogni caso risponde sotto tutti i punti di vista, anche penali, di eventuali inadempienze. Ci si domanda se annualmente, anche a seguito dell’inoltro da parte dei dirigenti scolastici al comune del documento sulla valutazione dei rischi, l’ufficio tecnico del comune abbia proceduto ai sopralluoghi di routine al fine di verificare l’idoneità statica dei solai, in particolare in quelle scuole che già in precedenza avevano evidenziato delle criticità come quella di via Crispi. Ancora una volta ci si domanda se il sindaco, con la sua oculata e lungimirante attività amministrativa, abbia riservato alle scuole materne, elementari e medie della città, nelle pieghe del bilancio comunale, una certa somma finalizzata agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con lo specifico obiettivo di ridurre e/o eliminare i fattori di rischio all’insegna della prevenzione. Nei precedenti trent’anni di gestione della cosa pubblica, con gli amministratori che lo hanno preceduto (uno di questi gli è seduto accanto ed ha governato per quasi tre lustri questa Città), non si è mai verificato alcun crollo di solai, cosa che invece si è verificata soltanto oggi. Infine un consiglio che ci sentiamo di dare al Sindaco pro tempore: studi un po’ di più, perché lo studio non ha mai fatto male a nessuno. Fa male certamente alla Città e ai cittadini assistere giornalmente ai rituali propagandistici, spesso di bassa fattura, ed agli atteggiamenti di auto esaltazione e di auto celebrazione di un sindaco che dovrebbe, appena alzato dal letto, evocare la celebre espressione del Manzoni:”Fu vera gloria? Ai posteri L’ardua sentenza”. Non si amministra gettando fango sui precedenti amministratori ma, semmai, prevedendo delle somme da destinare alla sicurezza delle scuole attraverso una puntuale e doverosa manutenzione. Questa sì che sarebbe una autentica rivoluzione e di conseguenza un reale cambiamento. Il resto è solo chiacchiere e ciarlataneria.