“APPLichiAMOci. L’App di comunità per la cittadinanza attiva”

Un ponte tra chi offre e chi necessita di aiuto.
Tra innovazione sociale, accoglienza e vulnerabilità

Messo a punto il progetto che si annuncia come strumento innovativo per migliorare la vita di molte persone e rafforzare il tessuto sociale della comunità di Lecce, promuovendo la partecipazione attiva. In vista del lancio e della pubblicazione della App, previsto per fine aprile, i partner del progetto si incontrano per mettere appunto la funzionalità del nuovo strumento, ideato e progettato dalla Fondazione Emmanuel di Lecce, con la partnership del Dipartimento di Storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento, in collaborazione con il Comune di Lecce. Sostenuto dal Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore dell’Avviso “Puglia Capitale Sociale 3.0 – Linea A”, il progetto vede tra le collaborazioni anche la Camera degli avvocati immigrazionisti pugliesi, DiVagare, Humanfirts.it, Icon Radio visual group, Rapsodia 8.9, Unipop interazione, Consorzio Emmanuel, ed è il risultato dell’esperienza che la Fondazione ha maturato sul territorio, operando per anni a stretto contatto con i bisogni delle persone soggette a disagio ed emarginazione sociale.

Obiettivo di “APPLichiAMOci” è la realizzazione di un’App utile a creare un ponte diretto e immediato tra chi eroga i servizi (enti privati e pubblici, reti del volontariato) e i destinatari finali (persone senza fissa dimora, in condizioni di disagio sociale, migranti e affini), con lo scopo di favorire lo sviluppo della cittadinanza attiva come mezzo per ridurre le condizioni di svantaggio sociale.

La tecnologia, quindi, diventa risorsa e strumento innovativo per contenere i fenomeni di disagio sociale e per tessere una rete di sostegno collettivo. Da questo principio viene il nome del progetto, che fonde le parole “applicazione” e “amore”, un’esortazione a mettere in atto la politica della partecipazione e della cittadinanza attiva.

Un momento cruciale, in vista della partenza, è stato quello tenutosi, nei giorni scorsi, presso l’Open space del Comune di Lecce, un incontro che ha visto la partecipazione di figure chiave, tra cui rappresentanti del Comune, della Fondazione Emmanuel e di diverse organizzazioni partner, quali DiVagare, Camera degli avvocati immigrazionisti pugliesi, DiVagare, Humanfirts.it, group, Rapsodia 8.9, Unipop interazione, Consorzio Emmanuel, in un dialogo aperto e costruttivo. Tra i presenti, l’Assessora Silvia Miglietta (Politiche attive del lavoro, Pari opportunità, Diritti civili, Volontariato, Programmazione e gestione dei servizi sanitari, Tutela della salute, Politiche giovanili, Tutela degli animali), e altri rappresentanti del Comune di Lecce; Stefania Gualteri, Vicepresidente della “Fondazione Emmanuel – Don Francesco Tarantini”; Luana Duma, Project Manager della stessa Fondazione.

Ad illustrare la App, il team che l’ha sviluppata, rappresentato da David Augusto Meza-Pretelt, digital media manager, e Lucas Esteban, sviluppatore, entrambi, giovani migranti provenienti da Colombia e Argentina, che hanno portato la loro esperienza nel campo delle tecnologie, arricchendo la discussione con le loro prospettive uniche. La presentazione del team ha messo in luce le avanzate funzionalità dell’App, condividendo il lavoro svolto e sottolineando come il progetto si inserisca in un contesto di ricerca più ampio all’interno dell’Università del Salento. Inoltre, è stata presentata la proposta grafica del logo realizzata dalla Società Cooperativa Espera, parte integrante del team di lavoro per la parte di graphic design e comunicazione.

Un aspetto notevole del progetto è il team di mappatura, composto da giovani studenti dell’Università del Salento, sotto la guida della docente Anna Maria Rizzo, impegnati nella creazione di un registro degli enti che offrono servizi sociali di diversi tipi a Lecce, un lavoro fondamentale per l’efficacia dell’app. Fondamentali le testimonianze personali, come quella di David Augusto Meza-Pretelt e Lucas Esteban, che hanno condiviso la loro esperienza come giovani con background migratorio e l’importanza di trovare punti di riferimento e connessioni nella società di accoglienza.

“Applichiamoci – spiegano dalla Fondazione Emmanuel – rappresenta un passo avanti significativo nel superamento delle barriere digitali e sociali, promettendo di essere uno strumento innovativo per migliorare la vita di molte persone e rafforzare il tessuto sociale della comunità di Lecce. Una mappatura della fratellanza – rimarcano – ovvero: come trovare parte della casa che ci manca, nel posto in cui siamo. Abbiamo potuto provare l’App su tablet e cellulari per scoprire le innovative funzionalità, che ci permetteranno di migliorare l’interazione comunitaria sul territorio”.

Ufficio Stampa
Espera soc. coop.