ANCORA EMPORI AL SETACCIO, SEQUESTRATI ALTRI 140 MILA ARTICOLI

I controlli della Polizia Locale su altri due empori orientali, nel mirino gli articoli fuori norma

Proseguono in questi giorni i controlli e le verifiche della Polizia Locale sui grossi empori orientali della città e sulla vendita di prodotti non a norma. Nella giornata di ieri sono finiti nel mirino due grossi rivenditori, ai quali sono stati sequestrati complessivamente oltre 140 mila prodotti irregolari, per un valore complessivo di circa 20 mila euro.

Oltre a giocattoli, articoli natalizi, bigiotteria e cosmetici, stavolta la “lente” dei vigili è passata su prodotti elettrici e accessori di telefonia, tutti privi della etichettatura “CE”, la cui presenza indica che i prodotti rispettano i requisiti delle direttive comunitarie e che, quindi, il responsabile della loro immissione sul mercato ha operato secondo le corrette procedure di valutazione dei rischi offrendo oggetti sicuri nel rispetto del Codice del Consumo (decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206). Insieme ai sequestri sono stati elevati verbali per violazioni amministrative per oltre 2 mila euro. Questo nuovo ciclo di controlli segue quello già effettuato agli inizi di dicembre, che portò al sequestro di altri 87 mila articoli fuori norma.
“È incredibile la quantità di merce abusiva e pericolosa che ci siamo trovati di fronte – commenta il comandante della Polizia Locale Cosimo Tarantino – messa in vendita a ignari acquirenti. In questi casi non è ammessa tolleranza, visto che parliamo della sicurezza e della salute delle persone e anche della tutela dei rivenditori ligi alle regole che mettono in vendita prodotti sicuri”.
Un ringraziamento per il lavoro svolto dalla Polizia Locale giunge dall’assessore al ramo Graziano De Tuglie e dall’Assessore al Commercio Maria Grazia Sodero. “Il tema della sicurezza e di quella dei bambini in particolare è fondamentale – commentano – e in ogni caso controlli rigorosi e puntuali sono necessari in una città in cui il commercio è molto importante per il sistema economico e in cui evidentemente la maggior parte degli operatori rispetta le regole”.