L’assordante silenzio della Chiesa

Si è concluso da pochi giorni il summit sulla protezione dei minori voluto da Papa Francesco per “ adottare misure concrete contro il ripetersi degli abusi sessuali e la punizione dei colpevoli.” Una Chiesa non barricata dietro le sue mura dove fino ad oggi è regnato un silenzio colpevole e mostruoso. Una Chiesa che cerca di affrontare e “sradicare tale brutalità dal corpo della nostra umanità”. Una Chiesa non più omertosa o che almeno cerca di non esserlo. Una Chiesa che cerca di essere vicina non al potere ma alla legalità, alla trasparenza degli atti quotidiani. Se questo accade a Roma a Nardò per problemi infinitamente meno gravi la Chiesa si arrocca dentro le sue mura. La voce della Chiesa non esiste. I Vescovi hanno la responsabilità “ opportune ed inopportune” di far sentire la loro voce se i valori del bene comune vengono compromessi. E non sono compromessi i valori del bene comune quando il Sindaco offende e oltraggia una comunità parrocchiale? Non sono compromessi i valori del bene comune quando il Sindaco lancia accuse ignominiose contro un parroco accusandolo di aver fatto da “prestanome” in una “gestione opaca” di un bene cittadino? Abbiamo il diritto di sapere se sua Eminenza il Vescovo di Nardò condivide queste accuse e se si stiano facendo pressioni sulla parrocchia di S. Maria degli Angeli affinchè non presenti ricorso contro la decisione del Sindaco Mellone e la sua giunta di non prorogare la gestione dei “ campetti” di via Kennedy alla parrocchia e di affidarla “motu proprio” in spregio a ogni principio di trasparenza e legalità a una associazione privata. Sua Eminenza ha il dovere, a nostro parere, di parlare. Non esiste “prudenza politica” o timori di “strumentalizzazioni politiche” che consiglino il silenzio. Forse non si vuole prendere posizione contro il potente di turno che ha sostenuto battaglie materiali a favore della Chiesa lasciando che si getti fango su integerrimi cittadini? Si sta perdendo l’occasione per affermare il rispetto delle regole che, in questo caso, appaiono maltrattate a dir poco. Si sta consumando in questi giorni una frattura nella comunità cittadina e parrocchiale. Una frattura che potrebbe divenire insanabile. Una frattura che non avrà né vincitori né vinti. E lascerà solo macerie. E il responsabile sarà chi ha deciso di indossare le vesti di un novello Ponzio Pilato.

Lucio Tarricone – Centro Studi “ Salento Nuovo”