AMBIENTE. MALATTIE E CATTIVI ODORI, IL COMUNE CHIEDE “UN FARO” SU CASTELLINO

Mellone e De Tuglie scrivono a procura, ministeri, Regione, Provincia e Arpa

“Dare corso ad ogni iniziativa utile al fine di indagare e scandagliare il territorio di Nardò nell’area di Castellino, onde individuare eventuali anomalie, fonti di pericolo per la popolazione”.

Questa la richiesta che il sindaco Pippi Mellone e l’assessore all’Ambiente Graziano De Tuglie hanno inviato oggi alla Procura della Repubblica di Lecce, ai ministeri della Giustizia e dell’Ambiente, alla Regione Puglia, alla Provincia di Lecce e all’Arpa Puglia, anche alla luce dell’antica problematica relativa alla cosiddetta “postgestione” della discarica gestita da “Mediterranea Castelnuovo 2” e delle recenti inchieste sulla discarica Burgesi di Ugento che hanno riacceso i timori e i dubbi tra la popolazione neretina.
La discarica di Castellino è stata per anni fonte di emissioni maleodoranti e di forti problemi per la città, soprattutto per quella zona a ridosso del sito e distante circa seicento metri. “In relazione a tali emissioni la popolazione – scrivono Mellone e De Tuglie – ha spesso lamentato malori e malattie di vario genere ed in passato un manifesto sottoscritto da ventuno medici di base denunciò l’aumento di malattie in relazione alla presenza sul territorio di una potente fonte inquinante. Ancora oggi nella zona compresa tra la discarica e l’ex ospedale i residenti segnalano episodi di gocciolamento dal cielo di una sostanza giallognola. L’area risulta fortemente inquinata, con superamenti di arsenico e nichel superiore ai limiti di legge, e notizie non confermate ci allertano sul consumo oltre la media di farmaci collegati a malattie tumorali e antitiroidei”.
Nella lettera il sindaco Mellone e l’assessore De Tuglie fanno riferimento anche alla circostanza, più volte evidenziata negli anni di funzionamento della discarica, del traffico di mezzi pesanti non collegati alla circolazione locale e diretti nell’area di Castellino.