NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE. “VINCE LA CITTÀ, MA È ANCHE UN SEGNALE DELLA NOSTRA INCISIVA AZIONE DI GOVERNO”

La soddisfazione del sindaco Mellone per l’elezione di Paola Mita e Antonio Tondo

La città di Nardò avrà due rappresentanti in seno al nuovo Consiglio della Provincia di Lecce. Si tratta di Paola Mita (6372 punti di voto ponderato) e Antonio Tondo (5200 punti), in assoluto i più suffragati, candidati con la lista Riprendiamo a costruire con Gabellone presidente ed entrambi espressione della maggioranza che governa la città, quest’ultima circostanza inedita nella storia dei Consigli provinciali.

Le elezioni si sono tenute ieri a Palazzo dei Celestini a Lecce e hanno sancito l’affermazione della lista di centrodestra collegata al presidente Antonio Gabellone, che resta sullo scranno più alto dell’ente (la riforma Delrio prevede che resti in carica quattro anni). Molto soddisfatti i due eletti e il sindaco Pippi Mellone.
“Grazie a tutti coloro che hanno consentito questo risultato – commenta Paola Mita, consigliere di Forza Nardò e presidente della II Commissione – ai miei colleghi di Palazzo Personè e ai tanti altri amministratori della provincia che mi hanno accordato la preferenza. È un’elezione che mi inorgoglisce e che mi carica di stimolanti responsabilità. Ci sono temi in agenda molto delicati in Provincia e tanti riguardano la nostra città. Ci sono le condizioni per lavorare bene”.
“Con Paola siamo i due più suffragati – fa sapere Antonio Tondo, consigliere di Andare Oltre e presidente della VI Commissione – e questo è un risultato eccezionale, che restituisce alla città peso politico e amministrativo a livello provinciale e centralità ai suoi problemi e alle sue esigenze. Abbiamo dato prova di straordinaria compattezza nella nostra maggioranza e ora è il momento solo di impegnarsi e lavorare. Intanto grazie a chi mi ha dato fiducia e l’onore e l’onere di sedere in Consiglio provinciale”.
“È un risultato eclatante – commenta il sindaco Pippi Mellone – visto che Paola e Antonio sono in assoluto i più suffragati tra i sedici eletti, con numeri che dimostrano che per la prima volta da quando si vota con questo sistema, i candidati neretini sfondano anche fuori dal nostro Consiglio. Poter contare su due rappresentanti in Consiglio provinciale è un’occasione unica per la città su temi e materie amministrative importantissimi. Vince Nardò, dunque, vincono i volti freschi e competenti di una nuova stagione politica, vince la maggioranza granitica di Palazzo Personè, vince la nostra incisiva azione di governo, la cui eco va oltre i confini cittadini, a giudicare dai numeri dell’elezione dei nostri due consiglieri e quindi dal consenso di altri amministratori della provincia. Ritengo questo risultato l’evoluzione naturale dell’esito del ballottaggio del 19 giugno, l’inizio di una nuova era per la città. Nardò – conclude – avrebbe potuto avere anche un terzo consigliere, tanto da ipotizzare un’autentica roccaforte neretina a Palazzo dei Celestini, ma il Pd ha praticamente lasciato solo il proprio candidato e l’esito è svanito. Scorie di vecchia politica e deleterie pratiche del passato”.