Catena Fiorello pubblica sul profilo di Lorenzo Siciliano… questo il messaggio

Caro Lorenzo, non entro nel merito, me ne guarderei bene, perché non conosco i fatti, rifletto però che (da qualunque parte sia la ragione o il torto) si può essere antagonisti senza arrivare all’utilizzo di termini così forti, e senza desiderare la mortificazione dell’altro. A mio giudizio, anche in un dibattito acceso, l’utilizzo di terminologia ferma, rigorosa ma non violenta, resta un bisogno morale, ripeto, sia che si abbia ragione che torto. Vi è una linea sottile che divide l’utilizzo di espressioni forti da quello di attacchi lessicali a gamba tesa, inglobati nell’ovattata autogiustificazione che molti di noi si attribuiscono sui Social o negli scontri dialettici, dove ormai si reputa che tutto sia concesso. Quella linea, penso, nel tuo caso sia stata valicata. Tutta la mia umana solidarietà. Un caro saluto, Catena.