XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, IN DECRETO EMERGENZE SEMPLIFICARE ESPIANTI VOLONTARI PERCHE’ SALENTO NON MUOIA DI BUROCRAZIA

“Bisogna sostenere l’olivicoltura salentina con azioni concrete, riempiendo il Decreto per le emergenze degli interventi mancanti di semplificazione, al fine di sburocratizzare le procedure per gli espianti volontari nell’area infetta”, ha detto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, in audizione alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame del Decreto per le emergenze, pubblicato con un ritardo di 20 giorni sulla tabella di marcia.
“Le misure fitosanitarie ufficiali ed ogni altra attività connessa, compresa la rimozione delle piante infette, – ha spiegato il presidente Muraglia – devono essere attuate in deroga a ogni disposizione di legge vigente in materia paesaggistica, ambientale, idrogeologica ed archeologica, perché in caso contrario gli agricoltori dell’intera provincia di Lecce e di parte delle province di Taranto e Brindisi che non hanno obbligo di espianto moriranno di burocrazia. Affideremo le nostre proposte emendative ai parlamentari, affinché se ne tenga conto nell’iter di conversione in Legge”.
“Riteniamo che nel Decreto emergenze debbano essere inserite anche misure sulla movimentazione delle piante specificate nelle aree infette con sistema di rintracciabilità definito dal servizio fitosanitario regionale e sull’accorpamento fondiario, al fine di porre argine alla frammentazione fondiaria, con lo scopo di consentire la ricostruzione del paesaggio agrario interessato dalla diffusione della Xylella Fastidiosa”, ha insistito Muraglia.
Servono interventi decisi per espiantare, reimpiantare e far rinascere le aree colpite – aggiunge Coldiretti Puglia – dopo anni di annunci, promesse, rimpalli di responsabilità della burocrazia e decreti senza impegni concreti per la ricostituzione del patrimonio olivicolo distrutto mentre gli agricoltori non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre.
Servono interventi immediati del Governo perché la gestione inconcludente della Regione Puglia dell’emergenza Xylella ha devastato milioni di ulivi in Puglia e dal Salento sta avanzando inesorabile verso Nord. “Il valore aggiunto del settore oleario in Puglia è al minimo degli ultimi 25 anni – ha concluso Muraglia – e la Xylella è un evento incontrovertibile, i milioni di alberi ormai secchi non potranno più tornare ad essere produttivi”.
Pur considerando lo sforzo fatto di rimpinguare il Fondo di solidarietà nazionale, i 20 milioni di euro stanziati per le gelate – precisa Coldiretti Puglia – sono insufficienti rispetto alla perdita di 400 milioni di euro di Produzione Lorda Vendibile che ha messo in ginocchio olivicoltori e frantoiani, mentre il contagio della Xyella ha già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi lasciando un panorama spettrale. Il danno del patrimonio olivetato è stato stimato per difetto in 1,2 miliardi di euro, con una perdita progressiva annua della PLV che ha raggiunto i 300 milioni di euro nel Salento e per questo è stato chiesto nuovamente che i 400 milioni in tutto del Ministero per il Sud arrivino esclusivamente ad olivicoltori, vivaisti e frantoiani.
E’ avanzato inesorabilmente verso nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese – conclude Coldiretti Puglia – il contagio della Xyella che ha già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi lasciando un panorama spettrale mentre si continua a perder tempo con annunci, promesse ed inutili rimpalli di responsabilità.

Federazione Regionale Coldiretti Puglia