L’Amp Porto Cesareo supera il monitoraggio Aspim, riconoscimento internazionale di area specialmente protette d’importanza mediterranee

L’Area Marina Protetta Porto Cesareo ospita gli ispettori Aspim e supera brillantemente la revisione pluriennale per il mantenimento del riconoscimento internazionale di area specialmente protette d’importanza mediterranee.
Sostenere la collaborazione tra Paesi del Mediterraneo (Italia, Algeria, Tunisia, Albania e Slovenia) per la gestione sostenibile ed efficiente delle Aree marine specialmente protette d’importanza mediterranea (Aspim) è infatti uno degli obiettivi principali del programma di sviluppo e rafforzamento per una gestione efficace delle Aree specialmente protette del mar mediterraneo, piano tra l’altro è bene evidenziarlo finanziato dal ministero delle politiche Ambientali, della tutela e delle risorse del mare. Il programma Aspim, gestito dal Piano di azione per il Mediterraneo delle Nazioni Unite, il cui Centro di attività regionale per le aree specialmente protette è stato istituito a Tunisi nel 1985, mira a sostenere la gestione sostenibile delle Aspim del Mediterraneo, o delle potenziali candidate Aspim, attraverso attività di cooperazione e scambio. Più specificamente, condividendo le migliori pratiche di gestione e monitoraggio tra Aspim e Amp (aree marine protette), implementando lo sviluppo delle capacità dei gestori di queste aree, coinvolgendo la società civile, impostando una piattaforma collaborativa tra le Aspim esistenti e future. Proprio nell’ambito di questo programma L’Amp Porto Cesareo ha ospitato nei giorni scorsi 3 esperti di settore, un professionista sloveno, un francese e Leonardo Tunesi funzionario dell’Ispra.
“Siamo felici, orgogliosi e soprattutto soddisfatti di aver superato brillantemente il monitoraggio Aspim -afferma il direttore Paolo D’Ambrosio- segno evidente di un gran lavoro di squadra. Porto Cesareo è una delle 10 Amp d’Italia che gode di questo prestigioso ed importante riconoscimento internazionale che premia non solo i principali aspetti di gestione della riserva ma soprattutto le politiche e le pratiche si sostenibilità delle biodiversità presenti”.

Uff. Stampa Amp Porto Cesareo