LA STRUMENTALIZZAZIONE NON FA ONORE ALLA STORIA E AL BLASONE DEI SODALIZI

Ci sono aspetti della questione del trasferimento dei circoli e delle associazioni che vanno necessariamente spiegati, oltre la puntuale e inattendibile contrarietà a prescindere dei soliti noti. Intanto, una notizia, semplice e indispensabile: associati e iscritti ai circoli non finiranno davanti a un plotone di esecuzione, non saranno internati, nè costretti a sparire dalla città.

L’amministrazione comunale ha chiesto loro di rientrare in possesso degli immobili, legittimamente, nel quadro di una concezione nuova e diversa del centro storico. Ha fornito una buonissima soluzione alternativa (piazza San Pietro), senza mutare di una virgola condizioni d’uso e consistenza degli affitti e assumendosi l’onere delle spese dei traslochi.

A proposito di consistenza degli affitti: gli attuali occupanti pagano canoni di locazione che oscillano da 154 a 1988 euro all’anno! In sostanza, canoni simbolici che sono privilegi inconcepibili e difficilmente spiegabili a chi non è iscritto ai circoli e alle associazioni. Nel rispetto di tutti, pensiamo che il patrimonio immobiliare del Comune valga di più, che sia utile un’idea diversa di gestione, che l’amministrazione comunale debba guardare al futuro e non restare ostaggio di contratti di affitto del Novecento.

Guardare avanti non significa cancellare il passato. A nessuno è venuto in mente di calpestare la storia di questi sodalizi, il loro legame con i luoghi simbolo della città, la loro importantissima funzione sociale. Chi lo dice fa un capolavoro di disonestà intellettuale. La decisione dell’amministrazione comunale è impeccabile da un punto di vista tecnico e gestionale. E qui forse andrebbe sommessamente ricordato che non è un obbligo accettare il trasferimento in piazza San Pietro. In piazza Salandra e nelle arterie più centrali del borgo antico ci sono decine di locali privati idonei e sfitti, retaggio della crisi economica e delle inesistenti politiche di rilancio della città delle vecchie amministrazioni. Basta uscire dalla logica del privilegio e cercare una sistemazione diversa, più centrale e più vicina alle sistemazioni attuali. Qui la storia e il blasone di circoli e associazioni non c’entrano. E strumentalizzare questa scelta o farsi strumentalizzare non fa onore a questa storia e questo blasone.

Gianluca Fedele
Consigliere comunale
Andare Oltre