Randagi. Più attenzione per la cura dei cani e per gli aspetti economici: inizia una nuova fase

Il Sindaco Pippi Mellone ha guidato, questa mattina, una delegazione composta dal consigliere delegato al randagismo, Gianluca Fedele, il Comandante della Polizia Locale, Cosimo Tarantino, accompagnato dai suoi agenti e dai volontari delle Aeop di Toni Russo.

Con l’impostazione amministrativa voluta dal sindaco, che aumenta i livelli di attenzione per ogni ramo dell’agire amministrativo, grazie all’intensa attività dei consiglieri di maggioranza, l’amministrazione sta avviando buone pratiche in ogni settore della pubblica amministrazione.
La visita di questa mattina, avvenuta senza preavviso, è servita per un censimento dei cani ospiti del rifugio Karà, convenzionato col comune di Nardò.
Gli Agenti di Polizia Municipale, col supporto dei volontari, hanno censito i 127 cani presenti.
“Questo lavoro – ha spiegato il sindaco Pippi Mellone – serve per dar corso ad un’idea del consigliere Fedele: realizzeremo un sito web dedicato, dove sarà indicato ogni cane, con la foto e i riferimenti, in modo da incentivare l’adozione. Inoltre, siccome il comune ogni anno paga, come previsto dalla legge, una retta per il mantenimento dell’ospite presso il canile, punteremo a sostenere le adozioni con un incentivo”.
L’idea dell’amministrazione è quella di favorire l’inserimento nelle famiglie degli animali, oggi trattenuti nei rifugi.
“Nelle prossime settimane – sottolinea il consigliere Gianluca Fedele – completeremo questo monitoraggio e avvieremo una iniziativa senza precedenti, che servirà a donare libertà ed affetto ai nostri amici animali”.
L’amministrazione comunale, in questa maniera, punta a ridurre le spese annuali per l’ospitalità dei cani e, allo stesso tempo, ad assicurare una vita migliore alle bestiole.
“Ogni centesimo di soldi pubblici speso – conclude il Sindaco Mellone – è sotto la nostra lente d’ingrandimento dopo decenni di colpevole menefreghismo. Ma non solo: vigilare sulla corretta gestione dei canili che operano a servizio della città, in attesa di un canile-rifugio per la nostra Nardó, è un nostro diritto dovere”.