La visione della sanità, in questo territorio, continua ad essere tristemente miope

La definitiva approvazione del regolamento della nuova rete dell’emergenza-urgenza e della rete ospedaliera da parte della Giunta regionale, credo che non viaggi assolutamente nella direzione auspicata.

Oltre alla bocciatura in Commissione Sanità, che Emiliano pare non abbia minimamente preso in considerazione, è doveroso evidenziare come questo nuovo piano di riordino si discosti ben poco da quelli precedenti, anzi, si candida a peggiorare il sistema sanitario e l’offerta dei servizi ospedalieri ai territori come Nardò in cui dal 31/05, sarà
definitivamente soppresso il punto di primo intervento. Per il resto quello dei tagli sembra essere un vero e proprio totem. E se da un lato il Salento riesce a spuntarla sul polo pediatrico, che troverà ospitalità nel “Vito Fazzi”, grazie soprattutto all’impegno dell’Associazione Triacorda e a medici come il Dott. Piero Caprio, dall’altro la visione della sanità, in questo territorio, continua ad essere tristemente miope.
Mi chiedo a cosa servano, a questo punto, i protocolli d’intesa come quello siglato dal Comune di Nardò con Regione Puglia ed Asl Lecce che garantiva la permanenza e l’introduzione di servizi che oggi ci vengono negati. La Regione ha il dovere di rispettare quanto concordato con il nostro Comune, tramite il protocollo d’intesa. Le chiusure del centro analisi prima e del ppi poi rappresentano lo schiaffo a questa comunità che mai si sarebbe dovuto riservare, sopratutto sulla base di un prezzo altissimo che la nostra Città ha pagato in termini di offerta sanitaria.

Lorenzo Siciliano

Consigliere Comunale
Partito Democratico