COMMISSARIAMENTO ARO PUGLIA

Il sindaco Pippi Mellone, presidente dell’Aro6, commenta il provvedimento. “Con me alla guida efficienza e progettualità. Il provvedimento frutto della lentezza precedente”

Nelle scorse ore la Giunta Regionale ha deliberato il commissariamento ad acta degli Aro pugliesi.

Per quanto riguarda l’Aro6, del quale fa parte Nardò, si tratta di un atto che non può avere connotazione politica,
“La politica – spiega Pippi Mellone, presidente dell’Aro – non può incidere direttamente sul procedimento della gara d’Aro. Tant’è che da quando mi sono insediato, poco più di tre mesi fa, il 6 dicembre scorso, ho scritto al Prefetto e al Responsabile Unico del Procedimento, per sollecitare una attività più veloce. Anche in ragione di ciò quest’ultimo assicurò una conclusione dei lavori per il 28 febbraio”. L’azione amministrativa, però, ha fatto i conti con le dimissioni di un componente della commissione ed il ricorso di due ditte, escluse. “Sul piano politico – commenta Mellone – spero che il commissariamento non smorzi la volontà dei comuni dell’Aro di spingere verso progetti di economia circolare, così come emerso, proprio su mio impulso, durante l’ultima riunione, quando abbiamo verbalizzato una manifestazione di interesse su un progetto europeo da 5.000.000 di euro. Fuori dalla politica, invece, c’è la polemica spicciola dell’ex primo cittadino di Nardò, che ormai si dedica, anche lì con scarsi risultati, a solitari post su facebook. E’ ridicolo che chi è stato presidente dell’Aro per tre anni, 2013 al 2016, senza riuscire a cavare un ragno dal buco, oggi si erga a giudice di buone pratiche”.