Nardò: nel 2015 qualcuno ci stava prendendo in giro

Come non è mai accaduto negli ultimi decenni, Nardò batte i pugni e lotta nelle sedi istituzionali per difendere il territorio e tutelare i propri interessi. Il Consiglio comunale di lunedì certificherà che finalmente qualcosa è cambiato, che ci sono uomini e amministratori che non si vendono a nessuno, che lavorano davvero per i neretini, che non assistono inermi all’impoverimento della città.

Due anni fa l’ex sindaco siglò un inaccettabile compromesso per Nardò: la fogna nelle marine in cambio della condotta e dello scarico a mare. Una soluzione arcaica in un’era in cui la tecnologia, le soluzioni, l’ambiente, vanno da un’altra parte. Un baratto gravissimo che respingemmo con forza e sul quale costruimmo una opposizione tenace, con la spinta di una forza popolare senza precedenti. Quello che è accaduto nel frattempo è cronaca, è storia recente. L’amministrazione Mellone ha cancellato quel protocollo e ha preteso altro. È stata una rischiosa, ma ineccepibile azione istituzionale e politica che anche grazie alla sensibilità del presidente Emiliano oggi è a un passo dal cogliere un risultato enorme, cioè la cancellazione dello scarico a mare, l’adeguamento dei depuratori e il riutilizzo dei reflui. Con l’ultima, fragorosa, ciliegina: la salvaguardia del finanziamento di 8 milioni di euro per reti fognarie nelle marine.
Ora l’ex sindaco Marcello Risi, attualmente consigliere comunale, dovrebbe dimettersi da qualsiasi carica!
Perché dopo quel che è successo il dubbio di tutti, anche dei suoi elettori è: nel 2015 qualcuno tra Bari e Nardò ci stava prendendo clamorosamente per i fondelli? Sì, di sicuro. Perchè quello che in quel protocollo è passato per una concessione, cioè la fogna nelle marine, oggi semplicemente è dovuto a un territorio che aspetta questi servizi da troppo tempo. Un ceffone sonoro a quel sindaco, a Marcello Risi, che firmò quel protocollo ponendosi nella lunga scia degli inermi e perdenti amministratori di questa città. Per la difesa del nostro mare e del nostro territorio, noi abbiamo rivendicato diritti sacrosanti in materia di tutela ambientale e autodeterminazione delle comunità locali. Abbiamo scelto di fare un passo in avanti invece che due indietro, per contare veramente. Una pagina nuova di cui siamo orgogliosi come neretini prima ancora che come movimento politico.

Direttivo Andare Oltre Nardò
Luigi Maritati
Antonio Perrone