Nardò è città che legge

Nardò è “Città che legge”, importante riconoscimento concesso da Anci e “Centro per il libro e la lettura” alle amministrazioni impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. Nardò risulta nell’elenco dei beneficiari assieme ad altri 362 comuni italiani e guida il drappello dei 21 salentini che riconoscono e sostengono la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

La “Città che legge” vuole dunque essere uno strumento vivo per garantire ai cittadini l’accesso ai libri e alla lettura, un territorio in cui l’amministrazione diventi riferimento per attività permanenti di promozione della lettura da realizzare di concerto con gli attori locali. Un riconoscimento non solo formale, ma che comporta la possibilità di partecipare ai bandi che verranno lanciati nel corso del 2017 dal “Centro per il libro e la lettura” per premiare con finanziamenti e incentivi i progetti più meritevoli in base a categorie da definire. Nella proposta candidata dall’amministrazione comunale figurano le iniziative programmate per i prossimi mesi sui temi del libro e della lettura, la presenza in città di una prestigiosa biblioteca, di un vivace centro servizi culturali e di qualificate librerie, l’attività delle scuole su queste tematiche e il fatto molto significativo che nelle prossime settimane Nardò sarà la “casa” di Vittorio Bodini, perché ospiterà il centro studi e la mostra a lui dedicate.

“In questo momento storico – sottolinea l’assessore alla Cultura e al Turismo Francesco Plantera – Nardò è un cantiere aperto per i libri e la lettura, considerate le iniziative, le idee e i progetti su cui stiamo lavorando. Una cosa su tutte, una rassegna letteraria molto importante che caratterizzerà il calendario degli eventi estivi del 2017. C’è uno sforzo dell’amministrazione comunale, evidentemente, ma ci sono anche la vitalità e il dinamismo del territorio che sono stati premiati. Questo riconoscimento è prestigioso ed è utile, perché apre spiragli importanti per risorse di cui altrimenti non potremmo disporre”.