Il prof Cosimo Sasso, il sindaco Sasso, Mimino Sasso per i tantissimi amici, non e’ più tra noi

Sono stata sua alunna proprio quando venne eletto sindaco e, terminata la scuola, l’ho incontrato nella Democrazia Cristiana, dove egli era dirigente ed io muovevo i primi passi nel Movimento Femminile. Poi, ancora, in occasione di numerose iniziative culturali e sociali che animavano la nostra comunità.

Una persona perbene, misurata, saggia, rigorosa e particolarmente attenta alle problematiche giovanili. Gli anni ottanta, chi ha la mia età li ricorda come gli anni in cui fiorivano le associazioni cooperative per lavori di pubblica utilità. La sua amministrazione si mostrò sempre molto attenta nel dare spazio ed incoraggiare l’inventiva giovanile. Alcuni progetti ebbero fortuna, altri un po’ meno, ma tutti riguardavano servizi utili alla comunità: la gestione dell’asilo nido, l’integrazione scolastica, la vigilanza pre e post scuola, la cura dell’ambiente e del territorio, l’animazione nel centro anziani e nella casa alloggio per dimessi dall’ospedale psichiatrico. Quest’ultima struttura, una delle poche in Italia, esempio positivo di attuazione della legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi, non esiste più, ormai, da molti anni, ma il territorio ne sente la mancanza. Infatti sul web si
è formato il gruppo “vogliamo Luigi a Nardo”, proprio perché, una volta dismessa la casa famiglia di Nardo, gli ospiti, tra questi il nostro Luigi, che la città di Nardò ha adottato, sono stati trasferiti in strutture di comuni limitrofi, creando un vuoto incolmabile!
Anche come docente, lo ricordo democratico, aperto soprattutto ai temi della legalità, che sono la base del vivere civile.
Un anno fa lo incontrai da candidata al Consiglio Comunale, ed ero preoccupata per questa esperienza che mi accingevo a vivere, ma lui mi sorrise e si mostrò contento per la scelta fatta di stare accanto a Marcello Risi, che egli stimava e desiderava che venisse eletto sindaco per un’altra legislatura. Poi sappiamo che, ahimè, le cose andarono diversamente…
Sono andata a salutarlo per l’ultima volta e la sua casa era gremita di familiari, amici e avversari politici che, unanimemente, hanno sempre conosciuto in Cosimo Sasso, un galantuomo degno fino all’ultimo, di rispetto. Ancora incredula per la scomparsa improvvisa, ad un anno esatto, da un altro lutto, quello, prof di un suo caro amico e mio docente Rirì Micali. Rivolgo loro un “grazie” per quanto mi hanno trasmesso e continuerò ad avere di entrambi un caro ricordo. Alla signora Anna, a Giovanna, Marcello, Vittoria, Cristiana e Giovanni il mio abbraccio.