Primarie: solo gli elettori PD possono votare

L’incredibile attivismo elettorale di storici esponenti della destra a sostegno di Emiliano rischia di generare confusione sulle regole delle primarie. Non è affatto vero, come sostiene in malafede qualche professionista dell’imbroglio, che può votare indistintamente chiunque.

Il regolamento consente di votare solo agli elettori del partito democratico che accettino di registrarsi nell’albo pubblico degli elettori pd:
“Articolo 10. Diritto e modalità di voto.
1. Possono partecipare al voto per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea nazionale tutte le elettrici e gli elettori che, al momento del voto, rientrano nei requisiti di cui all’art. 2, comma 3 dello Statuto, ovvero le elettrici e gli elettori che “dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori”.
2. La Commissione nazionale predispone il modello per la registrazione degli elettori. Tale modello prevede, oltre al nome e cognome, la data e il luogo di nascita, la residenza dell’elettore, e un indirizzo di posta elettronica e un numero di cellulare. Il modello di registrazione contiene, altresì, l’esplicita autorizzazione dell’elettore all’uso dei suoi recapiti, al fine di ricevere informazioni e notizie sull’attività del Partito Democratico.
3. Ogni elettrice ed elettore, per poter esprimere il proprio voto, è tenuto a esibire il proprio documento di riconoscimento e la propria tessera elettorale e a devolvere un contributo di due euro destinato direttamente al territorio.”
Il riferimento agli accordi di coalizione, richiamati a sproposito da qualche povero sprovveduto, non ha alcun senso.
Il 30 aprile non si vota per cariche isituzionali collegate a regione o provincia o comune, legittimamente aperte ad accordi di coalizione fra più liste o più partiti.
Si vota semplicemente per eleggere segretario e dirigenti del partito democratico.