IN CASA SICILIANO C’È FASTIDIO PER LA POVERA GENTE

A giudicare dalla incredibile reazione sulla iniziativa degli aiuti alle famiglie indigenti del Banco delle Opere di Carità, non c’è dubbio che in casa Siciliano c’è fastidio per le questioni di carattere sociale e per le azioni a favore di persone e famiglie in difficoltà.

Giovanni e Lorenzo, padre e figlio, non hanno perso tempo per far sapere, a mezzo carta stampata, social e affini, che l’iniziativa è sbagliata perché ci farebbe “tornare indietro nel tempo”. Come se la povertà debba avere una data, come se le difficoltà di oggi possono essere serenamente calpestate. La posizione di agiatezza e la sensazione di “pancia piena” fanno dimenticare loro, non c’è altra spiegazione, che nella nostra città ci sono moltissime famiglie povere, che vivono in condizioni di estrema precarietà e che in qualche caso fanno fatica a mettere insieme pranzo e cena nella stessa giornata. Sfugge evidentemente il fatto che un’amministrazione lavora sì per favorire condizioni occupazionali e di sviluppo che riducano progressivamente la consistenza di fasce sociali in questa situazione, ma che occorre pure far fronte alle necessità contingenti e a bisogni che non possono aspettare i risultati di scelte politiche e amministrative a media e lunga scadenza.

Un’uscita quella di Giovanni e Lorenzo Siciliano (accompagnati in verità da Daniele Piccione) veramente antipatica, uno schiaffo inaccettabile alla povera gente. Ancora più misera, perché perpetrata per puro tornaconto politico, per colpire l’amministrazione Mellone. Anzi, per svilire nello stesso tempo l’opera meritoria che il Banco delle Opere della Carità fa in tutta Italia ormai da 25 anni. Un organismo che ogni anno distribuisce qualcosa come 40 milioni di alimenti, che impiega circa 18 mila volontari, che fa 1 milione e mezzo di interventi assistenziali ogni giorno, che collabora con enti e istituzioni pubbliche e private praticamente dappertutto.

Vorremmo pensare sia stata una svista, ma la presa di posizione di entrambi, praticamente contestuale, fuga ogni dubbio: è voluta ed è raccapricciante. Una brutta, bruttissima, pagina di politica che non avremmo mai voluto leggere.