LO STADIO “GIOVANNI PAOLO II” SARÀ AFFIDATO IN CONCESSIONE A PRIVATI

La Giunta di Palazzo Personè rompe gli indugi sulla questione stadio e decide di affidare in concessione l’impianto di via XX Settembre a un soggetto privato. Lo farà attraverso una selezione pubblica riservata alle società sportive affiliate al Coni, a enti di promozione sportiva, ad associazioni di promozione sociale, che perseguono finalità formative, ricreative e sociali nell’ambito dello sport e tempo libero, senza fini di lucro.

 

L’avviso dovrà prevedere una serie di criteri di scelta del concessionario: esperienza nel settore, radicamento sul territorio, affidabilità organizzativa e economica, eventuale raggruppamento d’impresa con altri soggetti, qualificazione di istruttori e allenatori, progetto di utilizzo (con particolare attenzione alle attività a favore di giovani, anziani e diversamente abili), progetto di conduzione tecnica (con particolare attenzione alla manutenzione e agli eventuali interventi di miglioramento), corrispettivo, numero di giornate da riservare all’amministrazione comunale, comunque non inferiori a dieci all’anno.
L’affidamento avrà una durata di quattro anni rinnovabili su richiesta dell’affidatario. La gestione dovrà consentire la piena fruibilità da parte degli associati e dei terzi al fine di garantire l’uso pubblico dell’impianto per l’esercizio dell’attività sportiva, garantendone in modo agevolato la fruizione da parte di scuole, disabili, minori ed anziani. Le tariffe proposte dal concessionario dovranno garantire un’equilibrata gestione economica dell’impianto, ma dovranno anche agevolare l’accesso alla pratica sportiva e ottenere il parere favorevole dell’amministrazione comunale prima della loro applicazione.
“Riteniamo questo – spiega il consigliere delegato allo Sport Antonio Tondo – il percorso migliore per garantire una gestione efficiente del “Giovanni Paolo II”, data la complessità organizzativa ed operativa del servizio. È un modello che abbiamo sperimentato proficuamente con l’affidamento di 6 mesi all’Acd Nardò e siamo convinti che sia utile a tutti. Il Comune può contribuire così in maniera concreta allo sport neretino, che per noi resta uno degli strumenti più potenti di valorizzazione delle persone e di inserimento sociale”.