Quando il sipario si apre e sul palcoscenico appaiono i bambini…un tonfo arriva subito al cuore. Proprio così! Mettici una serata sotto un cielo seminato di stelle, in fila, davanti all’ingresso gremito di gente del Teatro Italia di Gallipoli, aggiungi i sorprendenti alunni della scuola primaria del Polo 2 di Galatone con la loro “Musica in testa”,
mettici la capacità di sognare in grande del capo d’Istituto, mescola bene il tutto con una bella manciata di entusiasmo e passione degli insegnanti, non dimenticare uno specialista del settore abbastanza caparbio e tenace, infine cospargi con una grande voglia di collaborare gli uni con gli altri per quell’eredità preziosa che sono i bambini, poi mettiti seduto e… il gioco è fatto! Meglio… la magia è fatta, pronta, immediata, lì, sotto gli occhi di tutti. Sullo sfondo esplodono i colori caldi del tramonto di Pechino, in prima linea sulla scena la “Turandot” di Puccini interpretata da 191 bambini che si sono espressi attraverso la danza, il canto, la recitazione, avvolti in suggestivi abiti orientali, dai colori caldi e sgargianti. Hanno fatto emozionare la sala del Teatro Italia le loro voci tremule e limpide, hanno fatto credere in un futuro migliore i loro volti accesi di entusiasmo, truccati, ma veri. Una magia fitta di emozionanti note, colori, atmosfere, messaggi d’amore e di vita. Una pagina cantata che ha regalato un tuffo non solo in un tempo musicale passato, ma anche in quel sogno che è l’inclusione, sogno che sta già diventando realtà quando il sipario si apre e si entra in una scuola che accoglie, accarezza e guarda negli occhi prima di valutare, una scuola che ti mette la mano sul cuore e insieme a te si ferma ad ascoltarne tutti battiti.Solo così, come il coraggioso Calaf, ogni piccolo uomo del futuro sarà pronto a scoprire il sorprendente segreto che c’è dietro gli enigmi e le sfide della vita.
Grazie bambini!