CONCORSO PER I VIGILI “STAGIONALI”, RESPINTA LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA

Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva del nuovo bando del Comune di Nardò per l’assunzione di agenti di polizia locale a tempo determinato. Com’è noto, il bando è stato impugnato da sei ricorrenti, difesi dagli avvocati Marcello Risi e Daniele Lutrino, che sostengono la piena legittimità della vecchia procedura concorsuale e della relativa graduatoria da cui attingere per l’assunzione degli agenti di polizia locale cosiddetti “stagionali”.

Il Comune di Nardò si è difeso in giudizio con l’avvocato Paolo Gaballo. Nell’udienza che si è tenuta ieri il legale ha sostenuto che l’istanza cautelare avanzata dai ricorrenti non poteva essere accolta in quanto risultava non impugnata la delibera n. 250 del 6 giugno 2017 con cui la Giunta ha convalidato, ratificato e integrato la motivazione della precedente delibera, la n. 171 del 28 aprile 2017, di indizione del nuovo bando per l’assunzione degli agenti di polizia “stagionali”. Il Tar di Lecce, seconda sezione, accogliendo le tesi difensive dell’avvocato Gaballo, ha respinto l’istanza cautelare avanzata dai ricorrenti proprio perché non avevano impugnato la nuova deliberazione n. 250/2017 approvata dalla Giunta a supporto della scelta di indire una nuova procedura concorsuale. Una decisione che consente al Comune di Nardò di procedere spedito nell’espletamento delle procedure della selezione.

“La valutazione più importante da fare oggi – sottolinea il sindaco Pippi Mellone – è che l’iter del concorso può proseguire, con le selezioni che si terranno il 29 e 30 giugno prossimi, e che avremmo presto a disposizione 16 nuove unità di Polizia Locale, indispensabili con le crescenti necessità della stagione estiva. Quindi portiamo a casa il primo e importantissimo risultato. La seconda valutazione è di carattere politico e ci consente di catalogare anche questa operazione tra i fallimenti della opposizione, visto che resta a tutti gli effetti una operazione che ha la sua paternità in quegli ambienti politici. Non bastassero le urne questi signori si vanno a cercare le sconfitte anche nelle aule di giustizia”.