CLAMOROSO PASSO INDIETRO LA S-VENDITA DELLA FARMACIA COMUNALE. I DANNI DI MELLONE E I SUOI DIVENTANO SEMPRE PIU’ PREOCCUPANTI

Mellone e i suoi vorrebero s-vendere l’unica società partecipata del Comune di Nardò. E fa specie che tale triste “annuncio” venga fatto nel corso della presentazione dell’ennesimo movimento politico che sostiene l’attuale amministrazione (sono sempre gli stessi, ma di tanto in tanto cambiano nome, nel pieno stile camaleontico, per gettare un po’ di fumo negli occhi degli elettori).

Molta specie, perché forse ci si dimentica che si sta parlando di beni pubblici, di proprietà della collettività, di tutti i cittadini di Nardò. E le sedi deputate alla discussione di simili argomenti non sono certo le stanze di un qualche vecchio/neo movimento politico. Questa è l’ennesima prova della visione privatistica nonché sciaguratamente miope della cosa pubblica incarnata dagli attuali amministratori di maggioranza.

La vendita della quota maggioritaria della farmacia comunale, di cui è titolare il Comune di Nardò, rappresenta un passo indietro clamoroso per la nostra Città. La stessa farmacia, nata nel 2010 grazie ad una forte volontà politica di offrire la possibilità ad un quartiere così popoloso quale la 167 di godere della presenza di una farmacia vicina, svolge un ruolo importantissimo soprattutto in relazione alla politica adottata in merito al contenimento dei prezzi dei farmaci non mutuabili (antinfiammatori, antipiretici, farmaci da banco e alimenti per neonati). Così come la consegna a domicilio e la gratuita fornitura di particolari servizi essenziali.
Da cosa è dettata l’esigenza di s-vendere, a favore dei privati, per soli 800.000 euro la quota maggioritaria della farmacia comunale? In che modo verranno impiegati quei guadagni successivamente? Noi faremo le barricate perché questa folle decisone non vada in porto. Nardò perderebbe l’ennesimo servizio pubblico ed il Comune la sua unica società partecipata. I danni di Mellone e i suoi compagni di banco diventano, giorno dopo giorno, sempre più preoccupanti.

I CONSIGLIERI COMUNALI
Lorenzo Siciliano
Roberto My
Daniele Piccione