Che fine hanno fatto le 12.000 mascherine fornite al Comune di Nardò dalla Regione Puglia?
Che fine hanno fatto i buoni spesa e tutto il materiale alimentare e non donato dai cittadini di Nardò e da imprenditori privati durante l’iniziativa “La spesa per bene” organizzata dal Gruppo Scout C.N.G.E.I. di Nardò con il Comune di Nardò?
Servono risposte chiare e concrete.
Occorre rendere noto chi ha gestito la raccolta dei buoni e delle derrate alimentari e se vi è tracciabilità di quanto donato.
Serve sapere se i negozi dove sono stati utilizzati i buoni spesa hanno tenuto traccia dei voucher ricevuti e per quali importi.
È doveroso illustrare i criteri sulla base dei quali sono stati individuati i nuclei familiari meritevoli di ricevere i buoni spesa e/o i pacchi alimentari o se non vi è stato alcun criterio se non il libero arbitrio.
Il Comune deve dire se vi è un registro in cui è stata rendicontata la consegna delle mascherine che il Sindaco Mellone, contrariamente alle disposizioni regionali, ha consegnato ad alcuni esercizi commerciali della Città sostituendosi ai servizi sociali e alla protezione civile.
La natura drammatica del periodo che abbiamo vissuto e che, pur con minore intensità , stiamo vivendo non può e non deve permettere al governante di turno di ritenersi al di sopra delle leggi ed esente dall’obbligo di trasparenza verso la cittadinanza che ha mostrato un grande spirito solidaristico .
Gli hashtag #noncifermiamomai, i post propagandistici, i faccioni immortalati nei selfie sono insufficienti e fuorvianti.
I cittadini esprimono pubblicamente il proprio rammarico e il loro sdegno. I più ottimisti, si limitano a delle perplessità, concedendo all’amministrazione il beneficio del dubbio.
Quello che è fuor di dubbio, è che non si tratta di “gufi”, di “odiatori seriali”, di quanti sono stati additati come “nemici” dell’attuale amministrazione. Ma di cittadini mossi esclusivamente da un legittimo interesse alla trasparenza e alla correttezza degli atti dell’Amministrazione.
Se il Sindaco e la sua maggioranza non hanno nulla da nascondere, rispondano a questi appelli.
La rettitudine morale di un amministratore si evidenzia nella trasparenza degli atti. Ma l’attuale maggioranza sembra, quanto meno, disinteressata all’argomento.
Centro Studi “Salento Nuovo”