Ecco il perchè della nostra assenza all’assemblea cittadina di Gallipoli

In merito alla nostra mancata partecipazione all’assemblea civica, indetta dal Sindaco, che si è svolta a Gallipoli per individuare idee progettuali per di rigenerazione urbana per il centro storico gallipolino, teniamo a precisare quanto segue.

Non abbiamo partecipato a questo incontro perché riteniamo di aver avanzato già molte proposte, condiviso molti temi, senza aver realizzato nulla di concreto ma ricevendo poche e vaghe risposte da parte dell’amministrazione del sindaco Minerva.
Un esempio fra tutti può essere la richiesta di revisione del sistema parcheggio nell’area portuale e della manifestazione di protesta (più che partecipata e condivisa dagli operatori ) contro il malfunzionamento del sistema attualmente in uso. Ma non ci siamo limitati alla protesta ma avanzato delle proposte alternative che non sono state prese in considerazione.
Così come siamo stati invitati al rispetto delle regole, ci chiediamo se esse siano effettivamente uguali per tutti e se al contempo siano rispettate da tutti in ugual modo.
A tal riguardo ci chiediamo se siano state rispettate le regole (quelle uguali per tutti) per l’organizzazione di serate da discoteca nel castello, bene storico e architettonico, unico nel suo genere. Quali sono i titoli autorizzativi e se sono state rispettate le norme o i regolamenti che valgono per tutti gli altri imprenditori del settore (uscite di sicurezza, licenze per la somministrazione degli alimenti e delle bevande alcoliche o semplicemente l’iter burocratico che bisogna seguire nell’organizzazione di eventi di questo tipo). Ci chiediamo inoltre, se l’attività di locale da ballo è prevista tra quelle stabilite in sede di convenzione tra la ditta che gestisce il castello e l’allora commissario prefettizio Aprea o se è stato sottoscritto un nuovo contratto per cambiare il regolamento o aggiornare la convenzione in base alle nuove “esigenze”.
Ci chiediamo infine se questa assemblea civica convocata dal sindaco Minerva sia servita veramente a raccogliere idee progettuali per la città o solo a presentare il progetto delle case popolari in via Antonietta de Pace, nel cuore del centro antico. Non sarà il caso di concentrare l’attenzione anche sul porto turistico o su un nuovo piano regolatore della città che preveda nuove strutture turistico-ricettive e incrementare la naturale vocazione di Gallipoli, generando anche nuovi posti di lavoro. Di pensare ad un piano operativo reale e concreto per una mobilità urbana sostenibile, dentro e fuori le mura gallipoline (a Nardò realizzeranno una pista ciclabile di 14 km e ci chiediamo perché le due amministrazioni viaggiano con tempi diversi e qual è l’ostacolo che non permette all’amministrazione gallipolina di stare al passo con città come Nardò).
Noi siamo e rimarremo sempre disponibili a fornire le nostre idee ma il sindaco Minerva dovrà anche dimostrare di prenderle in seria considerazione senza che il nostro lavoro cada nel vuoto.

dott. Matteo Spada
presidente Associazione imprenditori e commercianti di Gallipoli