PER VALORIZZARE IL TERRITORIO MELLONE DICE SI ALLE COLATE DI CEMENTO SU UN RARISSIMO ESEMPLARE DI ULIVETO PRIMIGENIO

Gli attivisti del M5S di Nardò puntano il dito contro questa Amministrazione che nelle scelte strategiche di sviluppo urbanistico si dimostra ancora una volta miope e retrograda, che vede nelle colate di cemento un’opportunità di crescita del paese ed introiti economici soprattutto per le casse comunali (altro che per le imprese locali!).

 

Il Comune di Nardò approva il Piano di lottizzazione avanzato dalla società “OASI Sarparea s.r.l.”, che prevede una pesantissima azione antropica con 95 mila m3 di costruzioni edilizie e soprattutto con la realizzazione delle infrastrutture di pertinenza a queste ultime (strade di collegamento, aree parcheggi, impianto idrico/fognario, illuminazione, ecc.), nonostante non abbia ancora provveduto, almeno ufficialmente, alla rideterminazione del censimento degli ulivi monumentali insistenti sul lotto oggetto di intervento edilizio.
Tale censimento sarebbe stato un modo per correggere gli errori, o orrori, di un Piano regolatore comunale che non tiene conto delle tutele paesaggistiche sul territorio di Nardò. Questa amministrazione ha superato le precedenti in tema di inaffidabilità alla tutela del paesaggio e lo dimostra quando il Sindaco Mellone, in una nota stampa, richiama il vecchio progetto definendolo più impattante. E’ la storia dello strabico che si fa beffa del cieco!
E così l’immenso uliveto primigenio, tra i più importanti e storici di Puglia, oggi in buona parte insistente nel Comparto 65 secondo l’obsoleto P.R.G. del Comune di Nardò e che si estende su un’area di 21,5 ettari, sarà ulteriormente ridotto a un piccolo parco monumentale pubblico di appena 3 ettari, questo ultimo definito addirittura come “valore aggiunto” al progetto proprio dal Sindaco Mellone.
Incomprensibili sono le parole del Sindaco che sostiene di aver “trasformato un episodio potenzialmente aggressivo per il territorio in una grande opportunità” sebbene le proprie azioni, ad oggi, nella fase progettuale sono inesistenti così come la natura stessa dell’intervento esecutivo, in realtà ad oggi, non la conosce nessuno.
Ed è così che il “Masaniello” di turno con i soliti giochi di parole tenta talaltro di arrogarsi meriti che non li spetterebbero. Basta con i ricatti delle opportunità per le imprese locali. Chi selezionerebbe dette imprese? Gli investitori inglesi o i progettisti forestieri? Oppure ci metterà lo zampino qualcuno dell’Amministrazione proponendo i propri “amici”?
Si smetta nel perpetrare su visioni ad alto consumo di suolo per l’edilizia turistico stagionale, soprattutto in una località come quella di Santo Isidoro dove certamente le strutture ricettive non mancano. Al contrario, sono i servizi primari ai residenti a mancare!
Stop al consumo del suolo!
Sindaco e Amministrazione tutta, vigilino sulle speculazioni edilizie e diano una accelerata per l’istituzione del PUG in sostituzione del PRG vigente. E’ inconcepibile far passare una nuova colata di migliaia di metri cubi di cemento su un sito di rara particolarità paesaggistica e naturalistica per valorizzazione del territorio.

Marco Indraccolo
Gianni Miccoli
Meet-up “Amici di Beppe Grillo – Nardò”