In edicola il numero di febbraio di quiSalento

In edicola il numero di febbraio della rivista.
In abbinamento facoltativo il libro Luoghi da favola Storie, leggende e cunti del Salento

Lo scorso anno, passare dalle maschere alle mascherine, fu… un attimo. Una transizione “epocale” che non si vede l’ora di lasciarsi alle spalle. Un Carnevale all’insegna di distanziamento, chiusura e coprifuoco, era inimmaginabile. Ma tant’è.
Certo non mancheranno i colori, nel piccolo di ogni casa, nelle scuole e sui social, ma verrà sicuramente meno quell’aspetto conviviale e aggregante della festa che molte comunità aspettano, ogni inverno, per inscenare allegorie, esorcizzare problemi, dissipare fantasmi. L’importante è che non manchi lo spirito del Carnevale, quel fare goliardico, quella leggerezza necessaria a confidare in un futuro meno incerto, più colorato, di coriandoli e stelle filanti. Che non manchi la dolcezza delle sue “chiacchiere”, per tornare a ridere presto, al seguito dei feretri de “lu Paulinu” e de “lu Titoru”, a rappresentare la sconfitta del dolore. E tornare a mascherarsi per puro piacere.

Nell’attesa, il numero di febbraio di quiSalento, privo del tradizionale “carrozzone” di eventi carnascialeschi, continua il suo percorso tra i Luoghi Speciali: si racconta la semplicità del Monastero dei Santi Chiara e Francesco e la Concattedrale di Taranto, disegnata da Gio Ponti; e poi il Colle della Minerva, tra storia e silenzio, e il Castello di Tutino, fra passato e futuro.
Per quello tra le Botteghe, si va dalla storica e artigianale Sartoria Calvara di Lecce alla maestria dei cotamari delle ceramiche di Nuova Colì; dall’arte della cartapesta contemporanea nelle mani di Francesca Carallo alle creazioni di Titti Demi Handmade, illustratrice materica con ago e uncinetto.
Non può mancare il ricordo di Cecilia Mangini, nella rubrica Cinema e Visioni, con il nuovo cortometraggio di Mattia Epifani, “God dress you”, selezionato a un festival francese, e al corto “io” che mette in scena il difficile momento per l’arte.
In Campus lo sguardo è rivolto verso l’intesa tra UniSalento e Assocastelli, mentre in Musiche si tende l’orecchio all’ultimo disco di Gianluca De Rubertis, al secondo capitolo della “Trilogia delle lame” dei Muffx e all’esordio discografico dei Frame11.
Il sultano e l’odalisca, racconto di Annalisa Bari, è illustrato da Alberto Giammaruco per Le storie di qui, mentre la sezione Da gustare accoglie il “ricordo” di Massimo Vaglio su quando non si buttava via niente, vista la concomitanza con la Giornata internazionale contro lo spreco di cibo, sia l’analisi di Mimmo Cataldi sull’indotto del vino, sia le ricette dei dolci “te ‘na fiata” di Mariagiulia Fiordaliso. Le virtù di trucioli e ramaglie sono svelate in Terraviva e, in chiusura, si narra di Sport con lo storico pesista Franco Alemanno, e di escursioni, in Da scoprire, tra chiostri nascosti e cammini di salsedine e profumi dell’entroterra.

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