Attrazione degli investimenti. Un programma da quasi 17 milioni di euro per Nardò

La rivoluzione viaggia sull’onda dello sviluppo sostenibile: si chiama “Grows – Green revolution of wealth in Salento” il programma di attrazione degli investimenti sul quale sta lavorando il comune di Nardò in collaborazione con 23 comuni del Salento (Campi Salentina è il comune capofila).

Una sfida senza precedenti, in risposta all’iniziativa comunitaria E.L.EN.A. (European Local Energy Assistance) sostenuta dalla Bei, della quale si è parlato questa mattina in commissione consiliare e che approderà nel prossimo consiglio comunale.

Quattro i punti cardine sui quali si sviluppano i piani di intervento: efficientamento energetico degli edifici pubblici, efficientamento energetico della pubblica illuminazione, produzione di energia da fonti rinnovabili, mobilità sostenibile, per un totale di decine di milioni di euro, dei quali circa diciassette sulla sola Nardò.
“Si tratta di una iniziativa – afferma il sindaco Pippi Mellone – che si sposa perfettamente con i valori fondanti del mio movimento e della mia coalizione, visto che punta sulla tutela dell’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di CO2, attraverso interventi tesi al risparmio energetico, alla produzione di energia pulita e allo sviluppo di nuovi sistemi di trasporto, in grado di migliorare i collegamenti e la vivibilità della nostra città e del vasto territorio che, con noi, sta concorrendo alla costruzione di questo piano di sviluppo. A tal proposito mi sento di ringraziare, in particolare, il Sindaco di Campi, Egidio Zacheo, e l’Arch. Riccardo Taurino, dello stesso comune”.
Il progetto, seguito dallo Staff Sindaco in stretta collaborazione con tutti gli uffici e gli assessorati interessati e con il coordinamento, in questa fase iniziale, di Massimo Albanese (responsabile della progettazione strategica) punta ad una nuova filosofia di intervento, che si sviluppa come tale sia negli obiettivi sia nelle forme di collaborazione e finanziamento. I comuni interessati puntano a sfruttare le possibilità offerte dall’Europea attraverso l’attivazione del programma E.L.EN.A, con il quale si intende sviluppare la progettazione delle opere e portarle a compimento gli interventi in tempi molto ridotti.

“Questo primo anno di governo – aggiunge Mellone – è servito a razionalizzare l’ordinaria manutenzione di una città che aveva smarrito l’amor proprio. Tra pochi mesi demoliremo l’ex “nuovo Comune”, simbolo della politica del passato, dello spreco di denaro pubblico, dell’inefficienza della politica dei partiti e, allo stesso tempo, grazie al lavoro di programmazione di questi mesi, metteremo il turbo sulle politiche per il futuro, in modo da assicurare una crescita sostenibile sul nostro territorio. Nardò passa da essere terra di predoni dell’ambiente, ambita da speculatori e signori delle discariche a luogo favorevole agli investimenti”.

Il programma si svilupperà a cavallo tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto, ed interesserà, oltre ai comuni di Nardò e Campi Salentina, i comuni di Guagnano, Novoli, Trepuzzi, Salice Salentino, Squinzano, Surbo, Carmiano, Lizzanello, Copertino, Nardò, Gallipoli, San Donaci, Cellino San Marco, Avetrana, Manduria, Castri di Lecce, Caprarica di Lecce, Vernole.

La finalità dell’iniziativa è quella di attivare un programma tecnico–finanziario, su fondi privati, attivando benefici per le piccole e medie Imprese (milioni di Euro di lavori sugli edifici comunali), per i Comuni che possono ridurre fino al 20–30% i consumi di combustibile ed energia elettrica, per il Paese per via delle riduzioni di CO2 e dei costi correlati a seguito degli impegni assunti con il protocollo di Kyoto.

L’iniziativa è rivolta soprattutto alle ESCo (Energy Service Company) e prevede un meccanismo contrattuale tutto sommato semplice: ad esempio, a fronte della riqualificazione energetica degli edifici e della loro gestione, il Comune da una parte paga direttamente il combustibile e l’energia elettrica e dall’altra parte corrisponde alla ESCo un canone che viene stabilito di anno in anno sulla base di un cosiddetto “Saldo di Periodo”: quando il Risparmio Energetico Effettivo sarà minore del Risparmio Energetico Garantito, il Comune tratterrà la differenza dal canone; diversamente se il Risparmio Effettivo sarà maggiore del Risparmio Garantito, i benefici conseguiti saranno ripartiti tra il Comune e la ESCo. Ne va da se che, con questo meccanismo, le imprese investitrici hanno tutto l’interesse ad eseguire lavori con la massima performance possibile.