Qui o si fa il Salento o si muore, perché le distese di ulivi rappresentano l’identità del Salento

Per questo Andare Oltre si schiera senza se e senza ma a sostegno delle aziende agricole, che per lungo tempo hanno sofferto in silenzio il braccio di ferro tra chi proponeva soluzioni drastiche ed i maghi merlino che agitavano soluzioni miracolose, a vantaggio più della propria campagna elettorale che dei territori.

“Rimestare il passato non è mai bello – dice Giancarlo Erroi, coordinatore provinciale di Andare Oltre – e noi non saremo certamente tra quelli che andranno a sottolineare gli errori degli uni e degli altri, perché è evidente che il Salento si è trovato di fronte ad un male improvviso e spaventoso. Un evento eccezionale. Proprio per questa ragione – insiste Erroi – siamo al fianco delle imprese agricole, chiedendo con forza misure di sostegno economico all’intera filiera. Una produzione più che dimezzata, infatti, comporta danni irreversibili non solo al sistema produttivo ma anche al cosiddetto indotto: dalle imprese di molitura alle imprese meccaniche”.
Il dovere di intervento è sentito dall’intero movimento territoriale.
“Abbiamo discusso della situazione nel corso dell’incontro provinciale di ieri – aggiungono Ivan Sergi e Vincenza Villani Miglietta – riportando le esigenze delle imprese agricole all’assemblea e al Presidente di Andare Oltre, Pippi Mellone. Le soluzioni da individuare, naturalmente, non sono per nulla facili e non sarebbe nello stile di Andare Oltre proporre ricette fantasmagoriche e senza copertura politico-finanziaria, come ha avuto la sfacciataggine di fare chi ha costruito castelli di visibilità su questo tema”.
Andare Oltre propone alla Regione Puglia di farsi immediatamente strumento di pressione sulle Banche, che devono essere indotte a congelare i finanziamenti esistenti e rifinanziare le imprese, in modo da non uccidere il tessuto produttivo locale.
Inoltre occorre individuare al più presto forme utili a garantire la possibilità di finanziare l’espianto e il reimpianto di olivi immuni (o tolleranti) al batterio, da scegliere tra le specie già individuate e, allo stesso tempo, attivare tutti i meccanismi finanziari per sostenere le imprese durante questa gigantesca opera di trasformazione e rinnovamento delle campagne.
“Non deve sfuggire a nessuno – conclude Giancarlo Erroi – che oggi non ci sono a rischio semplicemente le imprese agricole pugliesi ma è a rischio l’identità, la forza produttiva, la capacità attrattiva e la salubrità dell’intero territorio”.