Le idee si possono discutere, ma le persone devono essere rispettate. Sempre!

Le parole sono importanti, sono il segno e veicolo più forte che abbiamo per esprimere i nostri pensieri, le nostre ragioni, gioie e preoccupazioni, per questo è opportuno saperle utilizzare; e poiché non basta una vita intera per apprendere come pensare rettamente, è quantomeno saggio imparare a dubitare di sé stessi, delle proprie posizioni, e cercare di esprimerle con senso di dialogo e modestia, senza arroganza ed in favore di relazioni veramente umane, volte a costruire e non a distruggere.

Tutti noi abbiamo il dovere politico di provare a costruire il futuro gestendo e amministrando col massimo impegno nel tempo presente, ma senza arrogarci il diritto di poterci ritenere puri e capaci di giudicare, additando meschinamente, chi ha delle opinioni differenti dalle nostre e cerca di esprimerle in maniera rispettosa e democratica. Siamo molto dispiaciuti del clima politico che si è venuto a creare in Città: VOLGARE, IRRISPETTOSO, E DISTRUTTIVO.
Le istituzioni sono tenute a dare l’esempio e ad ascoltare i propri cittadini, eppure nella nostra bella Nardò, mentre nell’aula consiliare si premia una personalità politica come Pinuccio Caputo, al quale va il nostro rispetto e ringraziamento per quanto fatto fino ad oggi, sotto lo stesso Palazzo di Città protestano gli ex LSU accompagnati dai propri rappresentanti sindacali che continuano ad esprimere malumori riguardo le mancate risposte da parte del Sindaco e la sua Giunta, circa il destino di questi lavoratori che a Dicembre, se non si dovesse ottemperare alla loro stabilizzazione, resterebbero senza lavoro. Nonostante l’insolito ma apparente ottimo rapporto tra il Sindaco Mellone e il Presidente Michele Emiliano, ancora non sono state date risposte a questi lavoratori che potrebbero essere stabilizzati con una convenzione col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; soprattutto non comprendiamo questo silenzio assordante, considerando che la Regione Puglia potrebbe gestire circa 8 milioni di euro da mettere a disposizione dei comuni con problematiche di questo tipo. Insomma, si deve fare qualcosa, e cogliamo l’occasione per chiedere di dare corso a quanto dichiarato dalla attuale Giunta nella delibera del 31 dicembre scorso, che dichiara un impegno ed un piano triennale per la stabilizzazione del personale LSU gestito dal comune di Nardò.
È inammissibile che nonostante le due PEC indirizzate dai rappresentanti sindacali degli LSU al Sindaco, e le proteste sotto il palazzo di Città, l’amministrazione non abbia ancora accettato di avere almeno un confronto reale. È paradossale che l’attuale amministrazione continui ad attaccare la minoranza definendola “nemica della città”, aggettivandola come “irascibile e irriguardosa”. Sì, questa amministrazione sorda davanti a chi rischia di rimanere senza un lavoro, e guidata da un sindaco che ha esordito per la prima volta dopo la sua elezione riferendo pubblicamente ai propri avversari politici queste parole: <>. Lo ribadiamo, questo clima ci rammarica ma non siamo stati noi a volerlo e non siamo noi ad incentivarlo. Nonostante il populismo dilagante in tutta l’Italia, e quindi anche nella nostra Città che potrebbe persino vedere un proprio consigliere diventare una bandiera del SALVINISMO, il Partito Democratico neretino resta fiducioso nella forza del dialogo costruttivo, e oggi questa speranza ci è resa più concreta perché dopo gli 80 fuoriusciti che avevano perso fiducia nel progetto del PD, abbiamo visto 200 volti nuovi chiedere la tessera, e 30 giovanissimi unirsi ai “Giovani Democratici”, la giovanile del partito.