…si inaugura il nulla, nel nulla

Insomma, pareva essere tutto pronto per l’inaugurazione ma in realtà quella di sabato scorso è stato l’ennesimo flop della cultura a Novoli, l’ennesimo fallimento politico, in altre parole, se ancora ne servono, di una politica che non c’è, in questo deserto di idee, di una giunta che sin dall’inizio ha dimostrato di avere una dilaniante allergia nei confronti della cultura. In una città senza turismo e totalmente incapace di nutrirlo con la cultura, siamo nuovamente allo sbando e in tutto questo c’è un solo colpevole, la politica di una stagione che ha deciso di sfamare la pancia degli elettori ma non il cervello.

Dopo questa premessa dovremmo stare a discutere, quindi, dell’inaugurazione del “gioiellino” della cultura novolese (pinacoteca, biblioteca, museo, sede della Fondazione Fòcara, laboratorio di mediometraggio ecc.) che è costato come un diamante (non si contano i lavori, le ristrutturazioni ecc.) inaugurato innumerevoli volte. Ma mai si era vista una inaugurazione col museo CHIUSO! (Vedi foto allegata), con la Pinacoteca impresentabile (vedi foto allegate). E la sede della Fondazione? Off limits. il laboratorio di mediometraggio? E chi lo ha visto mai? E la biblioteca?

La questione del recupero pieno e funzionale del complesso Tarantini, alla fine, sta assumendo contorni grotteschi e quasi offensivi nei confronti dei cittadini, che da anni ormai attendono il buon esito dell’opera.

È indubbio che la crisi globale si combina con quella locale. I cittadini sono avviliti e lo spirito pubblico mortificato, le reazioni umane sono diventate più aspre, ma non si può continuare a far finta di nulla, bisogna dipanare il fumo negli occhi che continuamente questa amministrazione soffia negli occhi dei cittadini.

In altri termini, questa struttura che si sviluppa nel cuore di Novoli dovrebbe costituire il motore del progresso sociale e della crescita economica e civile di una parte significativa della città. Questa realtà – che ancora oggi dopo numerosi interventi non presenta solide basi – dovrebbe essere un moderno contesto a vocazione internazionale, protagonista della vita politica, economica e culturale del territorio. In tale ambito, la cultura dovrebbe assumere sempre più un valore centrale nella vita delle comunità locali. Alla politica spetterebbe il compito di valorizzare le opportunità che provengono dai territori, anche in termini economici, nella consapevolezza che il bene culturale è un bene che produce moneta e può rappresentare la spinta dello sviluppo locale. Ma pur di fare vedere “che si sta facendo qualcosa…si inaugura il nulla, nel nulla.
Con Novoli