L’ordinamento degli enti locali. Un’allegoria per spiegarlo

Organizzato dal «Caffè Letterario» di Nardò nella sede di Via Lata il 10 novembre 2016 ha avuto luogo un incontro culturale sul tema «Allegoria dell’ordinamento degli enti locali» di Giuseppe Mario Potenza. Il Dott. Michele Onorato, vice presidente, ha rivolto il saluto anche a nome del presidente, al momento assente per impegni familiari. Egli ha presentato il Dott. Potenza, evidenziandone il curriculum e l’attività culturale.

Il giornalista Luigi Nanni ha ricordato la passione del Dott. Potenza per il diritto amministrativo e i suoi studi approfonditi. In questi tempi di crisi profonda, egli ha detto, il cittadino fa bene a levare la sua voce perché ci sia una spinta corale per il progresso civile. Il modo di espressione della «Allegoria» è particolare ed efficace attraverso l’abbinamento dell’immagine e del racconto che, collegato all’idea che la foto stessa dà, evidenzia quanto l’Autore, da acuto osservatore della cosa pubblica, ha da dire.
Il Dott. Potenza ha fatto presente che il suo messaggio è astratto, senza riferimento a persone o cose reali e senza il nesso che si volesse cogliere con il luogo dove è stata scattata la foto. Si tratta, egli ha detto, di interventi, mancati interventi, prese di posizione o vezzi che caratterizzano la classe politica e burocratica attraverso foto scattate da lui stesso, di cui diverse prese a caso e utilizzate in seguito per questa «Allegoria» con relativa didascalia, con le quali ha dato un’immagine alle idee, ma senza intento denigratorio, che tornano ad onore di chi opera bene, a tutto vantaggio dei cittadini.
Si è proceduto quindi alla proiezione delle diapositive e alla lettura, a mano a mano, delle relative didascalie nelle due parti «Gli organi di governo e i superiori politici» e «I soggetti di natura burocratica e la gestione dei servizi». Per dare più tempo al dibattito il Dott. Potenza ha fatto una selezione delle foto, che hanno suscitato consensi nella platea, dove erano presenti anche persone con importante veste istituzionale e culturale, come il consigliere regionale Dott. Cristian Casili e il Dott. Franco Sperti, direttore della Biblioteca comunale di Tuglie. Hanno avuto luogo gli interventi del giornalista Nanni e dell’Autore per un commento dell’opera.
Potenza, tra l’altro, ha precisato che il suo discorso non è certo di antipolitica. Nel corso della sua attività professionale, egli ha detto, ha conosciuto tantissime persone degne e corrette in campo politico e del personale di servizio, e a queste e a tutti gli altri che operino bene egli, anzi, dedica questo lavoro. Egli ritiene i partiti politici un mezzo di democrazia nello spirito dell’art. 49 della Costituzione ai fini della formazione della politica nazionale. E’ rimasto sorpreso dopo la lettura di un articolo, apparso qualche mese addietro, del Prof. Sebastiano Maffettone, professore alla Luiss di Roma, dove si parla di «antipolitica» in senso fortemente critico – il che si condivide appieno – , ma, dove, inspiegabilmente, si trascura di parlare, sia pure con un accenno, al diffuso malessere dei cittadini, che esprimono il loro dissenso senza, con questo, fare antipolitica, e ciò con possibili rischi di generalizzazione e ambiguità del discorso.
Si è, poi, aperto il dibattito, nel corso del quale è intervenuto il Dott. Gregorio Vergari, presidente del «Caffè Letterario», che ha espresso parole lusinghiere per il Dott. Potenza e per la sua satira di costume.
Il Dott. Aldo Marra, già funzionario ASL, ha approvato le osservazioni critiche fatte dall’Autore nei confronti dell’attività politica e burocratica.
Il consigliere regionale Dott. Cristian Casili ha condiviso le apprensioni della base popolare, apprezzando la satira del costume politico e burocratico, fatta con pacatezza dal Dott. Potenza, esprimendo l’auspicio che gli organi politici si adoperino nel senso più giusto nell’interesse della comunità. Da parte sua, nel contesto della Regione Puglia, egli conferma il suo impegno di fronte ai non pochi problemi ereditati dalla passate gestioni, come la discarica di Castellino, con il grave inquinamento ambientale rappresentato dal superamento dei limiti di tollerabilità delle sostanze nocive e anche dal deposito dell’amianto, e il servizio ospedaliero, con un progetto di suddivisione del territorio salentino che non fa giustizia della nostra zona, spiegando i suoi sforzi continui per la risoluzione dei problemi stessi.
L’Avv. Vincenzo Candido Renna, membro del Nucleo di Valutazione del Comune di Nardò, ha detto che questa è stata la conferma di un momento delle profonde conoscenze da parte del Dott. Potenza di ciò che rappresenta la macchina burocratica del Paese. Ha ringraziato gli amici del Caffè Letterario e l’illustre ed amico relatore nonché l’amico Nanni per avergli dato modo di partecipare a questa riflessione pacata ed ironica per immagini e parole sulla burocrazia italiana, sottolineando la felice intuizione del relatore di cogliere fotograficamente aspetti del vivere quotidiano e ricollegarlo a scelte e/o decisioni fatte e/o mancate quando dalla politica e quando dalla burocrazia, facendogli toccare davvero l’allegoria di un costume politico ed amministrativo colpevole di un arretramento sostanziale specie del Mezzogiorno d’Italia. Il ricorso all’allegoria, ha concluso Renna, gli consente di riferire questo suo breve intervento alla semantica della politica e della burocrazia, che pur in fase di evoluzione non sembra disancorarsi da una tradizione legata ad un linguaggio complicato, come di fatto a tutt’oggi complicate restano le leggi e il sistema organizzativo della pubblica amministrazione, ed ecco che nelle complicazioni si insinua la corruzione, perché dove c’è la difficoltà c’è sempre qualcuno disponibile a mediare per superarla.
L’Avv. Maurizio Leuzzi, già assessore all’urbanistica e turismo nella giunta della precedente Amministrazione Risi, ha detto che condivide le osservazioni critiche fatte a giusta ragione nei confronti di chi è al governo locale per una migliore collaborazione tra cittadini e politici e spiegando in modo più articolato il discorso.
Giuseppe Miccoli, già maresciallo dell’Esercito, ha ritenuto sorprendente questo modo di comunicare attraverso foto, anche di vecchia data, utilizzate per fare un discorso nel confronti della classe politica, che sguazza in abitudini di casta lasciando nei guai i cittadini, e nei confronti della burocrazia, stigmatizzando le pecche del sistema.
In coda alla manifestazione, «fuori sacco», il Dott. Michele Onorato ha chiesto al Dott. Potenza un parere in merito al referendum del 4 dicembre prossimo, ricevendo per risposta l’«emblematica» contraddizione del noto filosofo Massimo Cacciari, già sindaco del Comune di Venezia : Cacciari qualche tempo fa si è espresso sul punto definendo «uno schifo» la riforma costituzionale, ma dichiarando poi la sua intenzione di votare «sì». Una figura come Cacciari, ha detto Potenza, non avrebbe espresso senza piena avvertenza una grossolana contraddizione come questa. Evidentemente egli ha avuto i suoi motivi, ritenuti plausibili fino al punto di sorvolare sul fatto dello «schifo». Senza voler entrare nel merito aprioristicamente, ha continuato Potenza, conviene fare una obiettiva valutazione delle possibili circostanze che hanno indotto l’illustre filosofo a dare quella risposta. Tra queste, altrimenti, ci sarebbe, anzitutto, lo scossone nell’assetto istituzionale con le conseguenze negative a carico dell’immagine del nostro Paese all’estero, come pure è stato osservato da altri…A questo punto il Dott. Potenza ha colto il segnale del presidente Vergari nel senso che sul tema ci sarà un prossimo incontro al «Caffè Letterario» e ha fatto presente di rinunciare a continuare per la conclusione.
Vergari ha ringraziato i presenti per l’attenzione, e così pure Onorato, Nanni e Potenza.