LECCE – Stazione 47 – Accademia di Arti Visive ha scelto di impegnarsi assieme ad altre organizzazioni già attive nella promozione e nel sostegno dell’educazione alla responsabilità sociale e della cultura della legalità, per elevare i livelli di sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni pubbliche. L’appuntamento è a Campi Salentina, il 21 ottobre, a partire dalle ore 16.30, nella Sala convegni Don Pietro Serio.
Con il Progetto “Immaginiamo la Legalità”, verrà narrato il fenomeno mafioso attraverso un mezzo insolito come il linguaggio artistico, in particolare quello delle arti visive, che permette di avvicinare i ragazzi e gli adulti a ciò che le mafie sono state in passato e sono diventate oggi. In più, consente di creare in tutti i cittadini una forte cultura civile, perché le immagini si fissano nella mente dell’individuo in modo indelebile più di qualunque altra cosa.
A pochi giorni dalla Strage di Capaci, quel 23 maggio 1992, Alda Merini scrisse “Per Giovanni Falcone”. La Merini dedicò la poesia al giudice che perse la vita nell’attentato e omaggiò coloro che avevano combattuto contro la mafia, come un atto di denuncia contro chi dalla mafia non
riesce a prendere le distanze. La poetessa si è fatta così portavoce del pensiero del giudice Falcone, per il quale la responsabilità collettiva di una pubblica istituzione avrebbe dovuto cancellare la vulnerabilità del singolo individuo.
Si ripete spesso, quasi come un mantra: la mafia negli anni è cambiata, si è fatta finanza! Ma, da sempre, la mafia si insinua dove c’è degrado, abbandono e assenza delle istituzioni.
Perciò, occorre diffondere una forte cultura della legalità, attraverso la memoria e l’impegno, proprio da contraltare a quella della violenza e della sopraffazione. Serve creare un antidoto tenendo insieme la memoria per ciò che la mafia ha prodotto ed il sacrificio per combatterla, raccontando alle future generazioni l’impegno sociale di comuni cittadini e parti delle istituzioni.
L’Accademia Stazione47 crede nel potere dell’Arte come strumento chiave di prevenzione e contrasto alle mafie e di diffusione della cultura della legalità, attraverso la promozione di percorsi educativi rivolti ai giovani e agli adulti, che operano insieme nell’ottica dello scambio e del confronto.
“Immaginiamo la Legalità” intende così coinvolgere tre dei linguaggi visivi che più sanno offrire spunti di riflessione e di lettura della realtà: il Fumetto, la Fotografia ed il Cinema. L’introduzione dell’evento sarà affidata al Sindaco di Campi Salentina, Alfredo Paolo Fina, al Presidente del Consiglio Comunale, Francesco Cantoro, assieme alle co-direttrici della stessa Accademia, Pamela Morgagni, Giusiana Ferrucci e Natascia Mosca. Seguirà, poi, l’intervento del presidente della società cooperativa Radici Future Produzioni Leonardo Palmisano, moderato dal direttore di Legacoop Puglia, Pasquale Ferrante.
A chiudere gli interventi saranno Matilde Montinaro, sorella di Antonio, caposcorta di Giovanni Falcone e i genitori di Michele Fazio, un ragazzo innocente ucciso dalla mafia per errore.
“Immagiamo la Legalità” prevede attività rivolte direttamente ai giovani, tra gli 11 e i 18 anni: il laboratorio è dedicato a coloro i quali sono appassionati di Fumetto e di Illustrazione, ovvero che vogliano sperimentarsi con questo linguaggio visivo, utile a raccontare e a raccontarsi.
Ogni ragazza ed ogni ragazzo sarà impegnato nella realizzazione di una storyboard o di un’illustrazione – sotto la guida di Francesco Siliberto esperto fumettista e illustratore dell’Accademia. I giovani partecipanti potranno scegliere di raccontare e ricordare attraverso le immagini le storie di Antonio Montinaro, Michele Fazio e Giovanni Panunzio, vittime della mafia.
Ogni opera sarà raccolta in una fanzine, ossia una rivista amatoriale che potrà essere successivamente divulgata nelle scuole che ne faranno richiesta.
La spunto di partenza è tutt’altro che banale! Infatti, la riflessione si muoverà dalla graphic novel “Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia” pubblicato da Becco Giallo, come ritratto del giovane Peppino, amico sincero in prima linea nella lotta alla mafia – da figlio di una mafioso,
esempio di impegno civile per i giovani e meno giovani.
Un altro momento “educativo-culturale” caratterizzerà il progetto di Stazione47 – Accademia di Arti Visive, incentrato sulla Fotografia e sul Cinema, condotto dal fotografo professionista Lorenzo Papadia: si analizzeranno immagini fotografiche, cinematografiche e televisive, in un viaggio attraverso i più importanti eventi storici della lotta alla mafia. Immagini ricostruite da grandi fotografi tra cui Letizia Battaglia e registi come Marco Tullio Giordana, che faranno ripercorrere scene di vita quotidiana, delle stragi e degli omicidi, ricordando quale impatto abbiano avuto determinati eventi sul nostro Paese e sulle nostre coscienze.
A conclusione dell’evento, poi, la proiezione delle opere prodotte dai ragazzi in fase laboratoriale, davanti a tutti i presenti.
La lotta alla mafia potrebbe sembrare essere relegata solo a pochi “eroi”, gente comune o personalità istituzionali, ma è – al contrario – compito quotidiano di ognuno. Lottare contro la mafia significa anche non accettare più atteggiamenti e consuetudini consolidate, perché: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo” (Paolo Borsellino).
Massimiliano Lorenzo