Entrando a “Le Parigò”, ristorante dello chef neretino Salvatore Lega, la sensazione è quella che si prova davanti all’opera d’arte di un grande artista.
La tavolozza è composta dai colori della sua terra di origine, Nardò, mescolati con maestria a quelli del gusto della cucina francese.
Salvatore è capace di incuriosire il palato e di rallegrare anche il cuore, con quella sua passione negli occhi mentre racconta, e la creatività a portata di mano. Sedersi alla sua tavola significa sorprendersi per i delicati accostamenti tra tradizione e innovazione, rimanendo soddisfatti per un retrogusto di genuinità e bellezza autentica che non svanisce facilmente.
Sorprendente è il suo talento e la voglia di comunicare, con la sua cucina, la storia della sua vita, le esperienze vissute, gli incontri, la direzione delle cucine dei grandi hotel del mondo.
Il risultato di tutto ciò è un’arte gastronomica articolata e ispirata da influenze diverse tra loro ma che si incontrano, nella cucina di chef Lega, e si mescolano tra loro creando quella formula magica, tipica di chi ha imparato si il mestiere nelle scuole di cucina francesi e nei più importanti ristoranti parigini, ma che ha saputo rapire gli accorgimenti più importanti e ha saputo studiare le materie prime in tutta la loro complessità sia organolettica che nutritiva, per tirare fuori metodi di cottura corretti e salutari insieme ad accostamenti straordinari.
La cucina di Salvatore Lega, infatti, è soprattutto una cucina salutare, bella da vedere, buona da gustare, ma soprattutto comunicatrice di entusiasmo e felicità.
Sì, la cucina di Salvatore Lega rende felici!
Giovanni Malacari