SPORTELLO PER GLI ALLOGGI POPOLARI, C’È CHI GIOISCE E C’È CHI SPECULA

“Non è normale che l’istituzione di un servizio che per la prima volta in città affronta in modo organico i problemi degli inquilini degli alloggi popolari diventi strumento di becera strumentalizzazione politica. Ma forse dovremmo sforzarci di comprendere certe vergognose uscite da parte di chi un alloggio popolare non lo ha mai visto e naturalmente non conosce tutto quello che accade.

Mai dalla parte della città, mai dalla parte dei neretini, mai dalla parte dei deboli, una forma di discriminazione intellettuale e politica che non ha precedenti.

Così come non è normale che chi per anni ha occupato ogni strapuntino di potere, ha elargito torbidamente incarichi a destra e a manca (soprattutto a familiari e amici) e ha infarcito gli uffici pubblici di tesserati del pentapartito, oggi – a digiuno di potere – pretende di dare lezioni di buona politica. Davvero, è una situazione surreale.

Nel merito della vicenda, poi, notiamo una girandola risibile di errori, di bugie e di forzature. Felice Lecciso è un avvocato che negli ultimi 12 mesi ha dimostrato grande competenza e abilità professionale nelle questioni che riguardano l’edilizia popolare, contribuendo per esempio a ridimensionare il numero di tagli all’erogazione idrica agli inquilini. Il Comune di Nardò, quindi, ne ha già sperimentato la valenza e intende continuare ad avvalersi del suo supporto e della sua consulenza. Dove sta lo scandalo in un affidamento quindi necessario e utile, che peraltro è intuitu personae e per il quale il professionista riceverà un compenso modestissimo di 5 mila euro per un anno? Lecciso è un esperto della materia, ha capacità indiscutibili e il suo operato ha riscontato ampio gradimento negli stessi inquilini degli alloggi popolari, che oggi salutano con soddisfazione l’istituzione dello sportello.

Inoltre, è doverosa un’altra puntualizzazione. Il professionista in questione, tramite il neonato sportello, avrà compiti di supporto e consulenza all’Area Funzionale n. 4, diretta da Cosimo Tarantino. Non avrà quindi nessun compito gestionale. Poi, cosa c’entra il fatto che egli sia diventato l’amministratore di diversi condomìni della zona 167? Qual è la relazione con l’amministrazione comunale? Da quando la scelta dell’amministratore è dei Comuni e non esclusivamente in capo ai condòmini?

È avvilente leggere certe cose, il delirio disperato di chi non ha più terreno sotto ai piedi. Per fortuna, i neretini sanno distinguere chi ha a cuore i problemi della gente e chi ci specula sopra. Sanno distinguere chi ha amministrato orientandosi con le bussole delle tessere di partito e della lottizzazione degli incarichi e chi lo fa affrontando la dura realtà delle cose e affidandosi a chi è competente e bravo a trovare le soluzioni. Ci pare che questa amministrazione lo abbia dimostrato anche su altri fronti. In questo caso poi emerge un’altra cosa: schierandosi contro gli abitanti dei quartieri popolari questi signori confermano la propria distanza dal popolo. Di sinistra, a questi, è rimasto solo il doppiopesismo.

L’ultima considerazione è un quesito sul quale sarebbe opportuno ricevere una risposta. Chi è di Casapound, oltre ad essere considerato un lebbroso da questi impresentabili mercanti della politica, è a prescindere un cattivo avvocato? O un pessimo medico? O un fallimentare imprenditore?”

Tony Romano
Antonio De Mitri
(consiglieri comunali)