Sono stracolme di inesattezze e di reticenze le dichiarazioni del sindaco Mellone relative al trasferimento degli uffici comunali

Si inventano di sana pianta fatti mai accaduti allo scopo di mettere in cattiva luce la precedente amministrazione e puntando ad accaparrarsi meriti che spetterebbero ad altri (è lo stile del neo sindaco, che a forza di autoincensarsi rischia seriamente l’asfissia).

L’annunciato progetto di trasferimento segue (con qualche modifica peggiorativa) le scelte della giunta da me presieduta: abbiamo lavorato per rivitalizzare il centro storico, destinando ad uffici comunali il restaurato Chiostro dei Carmelitani, uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione da me guidata.
Quanto alla sede dell’ex Tribunale, in Via Falcone e Borsellino, alla stessa si era data la seguente destinazione: piano rialzato Uffici del Giudice di Pace, piano primo Guardia di Finanza, piano seminterrato archivio.
Appena eletto il nuovo sindaco, nel giro di poche settimane, Nardò ha perso il Giudice di Pace e la Guardia di Finanza. E’ rimasto, atroce beffa, l’archivio!
Mentre la Città perdeva uffici e istituzioni importanti, il sindaco Mellone era impegnato in servizi fotografici che lo ritraggono in tutte le pose.
Maledetti selfie! La Città si spegne di giorno in giorno, ma strizzando l’occhio ai fotografi.