Ulteriori passi avanti per la realizzazione del progetto “scarico zero”

Il nuovo anno porta un decisivo passo avanti nella vicenda Scarico Zero: l’innovativo progetto di riuso delle acque reflue che dovrà essere realizzato a Nardò e Porto Cesareo ed è ispirato dalle strategie di economia circolare
L’Autorità Idrica Pugliese, ovvero il soggetto pubblico che governa la risorsa acqua, ha autorizzato la copertura finanziaria per la redazione dello “Studio di Impatto Ambientale” e del “Monitoraggio Ambientale”, indispensabili per avanzare nella progettazione e successivo completamento del sistema di smaltimento dei reflui per il territorio di Nardò e Porto Cesareo.

Una decisione che è propedeutica al progetto di fattibilità tecnico-economica occorrente per avviare il sistema di “riutilizzo dei reflui trattati” nei due impianti depurativi dell’area di Nardò e Porto Cesareo.

La decisione dell’Autorità idrica Pugliese, presa nei primissimi giorni dell’anno, è stata formalizzata con una pec inviata all’Acquedotto Pugliese il 4 gennaio scorso ed è una conferma dell’attenzione per il progetto, che sta andando avanti nei modi e nelle forme previste e già rese.

D’altronde è di pubblico dominio la coerenza tra questa scelta e la strategia complessiva dell’AQP e dello Stato centrale nella gestione delle acque. Anche a livello nazionale, ancor più dopo i recenti periodi di siccità, si punta in maniera spinta sul riuso, tant’è che appena poche settimane fa, e precisamente il 30 Novembre, è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Commissario Straordinario di Governo Enrico Rolle ed il presidente dell’Enea Federico Testa, con il quale lo si punta ad ottimizzare al meglio la gestione delle acque reflue e l’intero ciclo urbano delle acque, in un’ottica di sostenibilità ambientale.

Infatti proprio il commissario Rolle in occasione della sottoscrizione dell’accordo con Enea, spiegò come la volontà della struttura di Governo fosse quella di “procedere con celerità al completamento delle infrastrutture in infrazione comunitaria”, tra le quali rientra quella di Nardò-Porto Cesareo, e che l’obiettivo fosse quello di “individuare soluzioni sostenibili per la gestione, raccolta, depurazione e riutilizzo dei reflui urbani, per superare le criticità ambientali connesse alla localizzazione delle reti fognarie e degli impianti di trattamento, attraverso studi di fattibilità e scenari di intervento tecnico-economici”, dimostrando una perfetta sintonia tra quanto dichiarato per anni dall’attuale maggioranza e dalle associazioni ambientaliste rappresentate dal movimento No-Tub.

“Grazie all’assessore Cosimo Natalizio, allo staff tecnico del comune e in particolare agli ingegneri Nicola D’Alessandro e Cosimo Pellegrino – spiega il Sindaco, Pippi Mellone – stiamo seguendo passo passo l’evolversi di un’azione politico amministrativa che ha fatto un testacoda rispetto alla folle idea dell’attuale opposizione, notoriamente votata alla costruzione della condotta sottomarina. Oggi, con il decisivo apporto del Presidente Michele Emiliano, Nardò è una terra d’avanguardia, dove sorgerà un progetto pilota avanzatissimo. Per questo le novità provenienti da Bari non ci sorprendono ed offrono, invece, un positivo riscontro all’azione dell’amministrazione comunale. Per me, per la mia maggioranza, per tutti i giovani che in questi anni hanno passato le giornate in strada a difendere Nardò dall’assalto di devastatori d’ogni genere – aggiunge il Sindaco – la difesa dell’ambiente e del territorio è un dogma inderogabile, sancito dall’azione amministrativa in coerenza con il nostro programma elettorale, con la storia personale della mia maggioranza e con le leggi vigenti. Coloro che volevano costruire la costosissima condotta sottomarina, sprecando milioni di euro e accoccolandosi all’ombra delle ruspe, assieme agli untori che vanno in giro tentando di infettare la nostra comunità con l’uso sistematico della bugia e della menzogna, si devono mettere l’anima in pace: da quando governiamo noi non abbiamo bisogno neanche di replicare alle farneticazioni. Sono i fatti che, sistematicamente, smentiscono le bufale messe in giro dagli amici degli amici! Nardò oggi è una città moderna votata all’economia circolare e alla tutela dell’ambiente”.