AVANTI SU SCARICO ZERO, OPPOSIZIONI DI NUOVO SMENTITE

Con atti e passi concreti prosegue il percorso di Scarico Zero, il progetto che risolverà una delle questioni ambientali più complesse della nostra città. Ogni giorno che passa emerge sempre più chiaramente la lungimiranza dell’amministrazione Mellone che coraggiosamente ha ribaltato una situazione quasi compromessa, che a causa della condotta sottomarina vedeva Nardò e tutto il territorio tristemente destinati a un futuro molto buio dal punto di vista ambientale.

Questo progetto consente non solo di salvaguardare il nostro mare, ma anche di tutelare la risorsa acqua, di ripascere la falda e di annoverare la nostra città tra quelle capaci di utilizzare una soluzione tecnica moderna e virtuosa. La notizia della modifica del Piano di Tutela delle Acque da parte della giunta regionale aggiunge un altro importante tassello al progetto e allontana per sempre lo spauracchio della condotta e dello scarico a mare, totem dell’amministrazione Risi.

Atti e passi concreti dicevamo, mentre qualche sparuto nemico della città racconta balle colossali. Un po’ per malafede, un po’ per una clamorosa impreparazione sul tema. Da Tarricone a Dell’Anna, dai terribili oppositori da tastiera al consigliere comunale Lorenzo Siciliano. Per esempio, quest’ultimo su Scarico Zero, ogni volta, riesce splendidamente a dare un nuovo, esemplare, saggio di quanto sia sprovveduto su tematiche che richiedono comunque una buona conoscenza della materia e uno studio dei profili tecnici. La sua tesi grottesca, non l’unica purtroppo, è quella che Comune di Nardò, Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese e Aqp siano maliziosamente d’accordo per far passare notizie utili ai presunti intenti propagandistici del sindaco Mellone. Una considerazione teatrale delle istituzioni, figlia di chissà quale cultura politica. Un atteggiamento paranoico che fa sorridere di fronte all’incalzante serie di atti amministrativi e concrete decisioni che questi soggetti istituzionali stanno adottando con serietà e responsabiità. Quindi, mentre lui racconta che il progetto è “fantasioso” e “irrealizzabile”, la giunta Emiliano modifica il Piano di Tutela delle Acque cambiando il recapito finale dei depuratori di Nardò e Porto Cesareo. Oltre che risibile sul merito delle questioni, Siciliano è anche terribilmente sfortunato sulla tempistica delle prese di posizione.

Ma quello che conta è la cronaca amministrativa di queste ore, che conferma la bontà dell’operato del sindaco Mellone e della sua ammministrazione, dei tecnici del Comune e di quelle migliaia di cittadini che firmarono per il referendum popolare sulla condotta e che la vecchia amministrazione calpestò vergogonosamente. Questo risultati sono soprattutto per loro.

Augusto Greco
Capogruppo Giovani in Azione

Giuseppe Verardi
Giovani in Azione