SCARICO ZERO, VIA ALLA PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE

Acquedotto Pugliese ha inviato lo scorso giovedì alla Regione Puglia il progetto Scarico Zero. La Sezione Autorizzazioni Ambientali potrà valutare così il progetto di fattibilità tecnica ed economica che elimina la condotta e lo scarico a mare e che prevede il riuso (previo trattamento al massimo della depurazione) in agricoltura e per altri fini delle acque reflue degli impianti depurativi di Nardò e Porto Cesareo.

Si tratta del passaggio previsto dal d.lgs. n. 152/2006 che avvia la fase di consultazione della procedura per la valutazione di impatto ambientale. In sostanza, la Regione Puglia dovrà esprimersi adesso (entro 30 giorni) sul livello di dettaglio degli elaborati progettuali necessari allo svolgimento del procedimento di Via e (entro 60 giorni) delle informazioni da includere nello studio di impatto ambientale. Dopo la modifica del Piano di Tutela delle Acque da parte della Giunta regionale qualche settimana fa, si tratta di un altro passo in avanti nel cammino di un progetto “pilota” che ha rovesciato la logica obsoleta della condotta a mare prevista dal protocollo del 2015 e che ha reso Nardò il fronte d’avanguardia nella strategia della tutela del mare, della lotta alla desertificazione e del recupero della risorsa acqua.

Il progetto Scarico Zero, come ha ribadito Aqp nella nota inviata al Comune di Nardò nei giorni scorsi, prevede l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Nardò e della seconda linea di trattamento dell’impianto di depurazione di Porto Cesareo per il rispetto dei limiti previsti dal D.M. 185/2003 per il riuso in agricoltura dei reflui depurati, la realizzazione dei recapiti complementari/ecofiltri in cui creare idonea riserva antincendio e per usi plurimi (come il lavaggio della viabilità pubblica ed eventuali ulteriori esigenze), nonché quale forma di contrasto all’erosione marino-costiera, infine le opere necessarie per il riutilizzo irriguo delle acque affinate dell’impianto di depurazione di Nardò nei comprensori Fachechi 1 e 2 del Consorzio di Bonifica dell’Arneo e delle acque affinate dell’impianto di depurazione di Porto Cesareo nel comprensorio Termine-Pendinello-Abbate Cola dell’Arif.
“Siamo perfettamente in linea con la tabella di marcia – dice il sindaco Pippi Mellone – e ad ogni passo in avanti che compie Scarico Zero tiriamo un sospiro di sollievo rispetto allo scenario prefigurato dal protocollo del 2015. Nardò non sprecherà più acqua, tutelerà l’ambiente, non avrà più lo scarico a mare e il divieto di balneazione a Torre Inserraglio”.
“L’avvio della fase di consultazione prevista nell’ambito della procedura di Via – aggiunge l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – ci avvicina a grandi passi all’obiettivo. La solerzia con cui gli altri enti interessati dal progetto, cioè Aqp, Regione e Autorità Idrica, compiono i passi di propria competenza ci conforta tantissimo, a dimostrazione che Scarico Zero sarà un risultato di cui potranno essere orgogliose Nardò e tutta la Puglia”.